NOALE - Tassa sui rifiuti piena per il locale chiuso da mesi: a Noale la polemica sulla tariffa Tari ha ora la voce di un ristorante in centro che, nonostante la chiusura pressoché totale degli ultimi mesi, si è visto recapitare una bolletta standard: 1235,47 euro. Una fattura che si riferisce al periodo gennaio-marzo 2021 durante il quale, a causa della zona arancione e rossa, il locale non ha di fatto potuto lavorare e fare fatturato. Un caso che non sarebbe affatto isolato, ma quella bolletta è finita sui social, scatenando rabbia e polemiche.
In realtà il dibattito è aperto da settimane in città, tema di discussione in commissione e Consiglio: la minoranza di Noalesi al Centro ne ha fatto anche un manifesto, dove chiede di rivedere completamente il sistema di tariffazione comunale, adottando nuovi servizi e abbassando l'aliquota. «Ripristinare i controlli e il servizio di conferimento di materiali specifici - chiedono i consiglieri della lista d'opposizione -, riaprire lo sportello Veritas in municipio e introdurre una tariffa puntuale.
LA REPLICA
Stefano Sorino, assessore al Bilancio, prende posizione: «È comprensibile - dice - che un'attività che non ha lavorato protesti nel momento in cui si ritrova da pagare la Tari a tariffa piena, ma è facile e populistico prendersela con il Comune perché dovrebbe azzerare le tasse e sostenere le imprese. Il compito di un'amministrazione locale è investire in opere pubbliche e manutenzioni che facciano da leva per rendere il paese più fruibile, bello e funzionale. In questo modo il denaro pubblico speso genera circuiti virtuosi a beneficio di tutti. Se dessimo 500 euro una tantum a mille imprese noalesi, ovvero stanziassimo i 500mila proposti, non risolveremmo il loro problema e bloccheremmo opere e manutenzioni per anni - prosegue l'assessore -. Premesso che Veritas risponde a regole definite a livello di Consiglio di bacino, che a sua volta rispetta quanto indicato da Arera a livello nazionale, alcuni interventi molto mirati li abbiamo fatti e altri li faremo, solo sulla parte di Tari variabile e per le categorie più in difficoltà. A certe richieste puramente populiste semplicemente non rispondiamo».