Il Muretto chiuso, l'ex sindaco tuona: «Non è giusto che paghino solo i locali»

Domenica 16 Luglio 2023 di Giuseppe Babbo
La discoteca Il Muretto

JESOLO - «Non è possibile che a pagare siano sempre e solo i locali e che per ogni problema l'unica soluzione sia quella di chiudere le discoteche». Parole dell'ex sindaco Valerio Zoggia, attuale capogruppo di Forza Italia, dopo al chiusura di 7 giorni disposta dalla Questura di Venezia nei confronti del Muretto.

Un provvedimento cautelare adottato sulla base degli elementi raccolti dai poliziotti del Commissariato di Jesolo intervenuti all'alba del 3 luglio per un violento diverbio che ha visto coinvolti un gruppo di giovani veneziani tra i 14 e i 18 anni, che avevano passato la serata nel locale, e alcuni addetti alla sicurezza del locale, intervenuti per sedare gli animi.

RISSA CON FERITI
La lite, scaturita per futili motivi, è ben presto degenerata in una rissa coinvolgendo avventori e addetti alla sicurezza del locale, con persone finite in ospedale sia da una parte che dall'altra. Venerdì sono stati applicati i sigilli al locale di via Roma Destra, che ha cancellato gli eventi di questo fine settimana e perderà anche quelli in programma fino alla scadenza del provvedimento. «Non entro nel merito di quanto accaduto quel giorno commenta Zoggia , peraltro avvenuto fuori della discoteca, dico però che chiudere i locali, in piena estate, non può essere l'unica soluzione. In ogni occasione a pagare sono sempre e solo i gestori, non è giusto. Con il locale costretto alla chiusura forzata, si crea prima di tutto un danno economico ai gestori che s'impegnano finanziariamente per organizzare gli eventi con ospiti internazionali, ma anche un problema ai dipendenti che rimangono senza stipendio e un danno all'indotto della città perché il locale chiuso significa meno presenze».
L'ex primo cittadino chiede dunque l'invio di maggiori agenti di polizia estivi, da impiegare anche nei locali. «Ogni anno si firmano nuovi protocolli che non servono a nulla prosegue Zoggia , se non a demandare la gestione della sicurezza ai privati: eppure mi risulta che l'ordine pubblico sia di competenza dello Stato. Perché non vengono inviati più rinforzi rispetto ai 12 aggregati annunciati? Per gli incontri di calcio ci sono centinaia di agenti, per una città che d'estate diventa una metropoli solo 12 agenti in più: è incomprensibile. A Jesolo peraltro ci sono tre discoteche: inviare una pattuglia di forze dell'ordine, nei parcheggi di questi locali, in modo preventivo, non dovrebbe essere difficile. E lo stesso dovrebbe accadere nelle piazze. Naturalmente la colpa non è dell'attuale amministrazione, che forse ha l'unica pecca di essere troppo morbida».


A condividere le parole dell'ex sindaco è Franco Polato, presidente provinciale del Silb, il sindacato dei locali da ballo di Confcommercio. «È una presa di posizione condivisibile commenta chiusure di questo tipo, a metà luglio e per di più in una città di mare come Jesolo, fanno molto male. Prima della chiusura c'erano gli ammonimenti o le sanzioni. Quando i locali erano chiusi i giovani si ritrovavano nelle piazze, tutti noi abbiamo visto risse ed episodi di violenza, eppure quelle stesse piazze sono rimaste aperte».
 

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