Movida molesta in via Manin a Mestre, residenti esasperati: «Troppa confusione, stiamo svegli fino all'alba»

Venerdì 23 Giugno 2023 di Giulia Zennaro
Movida molesta in via Manin a Mestre, residenti esasperati

MESTRE (VENEZIA) - Gli abitanti di un condominio di via Manin, a due passi da piazza Ferretto, sono esasperati. Da mesi denunciano una situazione insostenibile per quanto riguarda la vita notturna e l’apertura a oltranza di bar e locali, che restano attivi fino a notte fonda, con somministrazione di alcol indiscriminata e schiamazzi che entrano fin dentro le camere.


L’ESPOSTO
Già dallo scorso anno Alfredo Zuin, amministratore del condominio di via Manin, denunciava non solo l’insostenibile situazione dei bar ma anche lo spuntare incontrollato di b&b nello stabile che creavano disagio ai residenti. «I turisti che pernottano a Mestre sono in vacanza e voglio divertirsi, ma qui c’è gente che lavora e, nonostante le autorizzazioni, non possiamo tollerare schiamazzi e disordine fino a notte fonda». Il problema è anche di ordine pubblico: «Non solo in via Manin, ma anche in viale Garibaldi e in via Teatro vecchio denunciamo situazioni di spaccio anche in pieno giorno. Abbiamo già presentato due esposti». Zuin ha scritto una lettera indirizzata al Prefetto, alla Procura della Repubblica, al Commissariato, a sindaco, vicesindaco e agli assessori Elisabetta Pesce, Sebastiano Costalonga e Simone Venturini, denunciando la situazione che i condòmini sono costretti a vivere. «Da poco tempo in via Manin a Mestre - strada che qualcuno ha già ribattezzato “via dell’alcol” - ha aperto l’ottavo esercizio pubblico; ognuno distribuisce per più di otto ore giorno e notte cocktail, vino, superalcolici. Questa strada è lunga 150 metri. Vuol dire che è aperto un locale che vende alcool ogni 18 metri e 75 centimetri. Non sappiamo chi in città possa battere questo record, per noi non inorgogliente. Abbiamo già segnalato, e segnaliamo, la situazione molto critica anche alle Forze dell’Ordine perché in questi pochi metri si radunano centinaia di persone, tutte e solo per bere. Il disagio creato fino a notte fonda ci costringe a chiamare continuamente, anche se quasi sempre inutilmente, pattuglie della Polizia locale. Più di qualcuno di questi bar resta aperto fino e oltre, le due di notte. Ci sono foto e documentazioni, con urla e altro, che testimoniano aperture fino alle quattro di notte. Gli avventori all’esterno gridano, schiamazzano, urlano in modo così potente e continuato che negli appartamenti e le camere da letto si misurano 70 decibel, soglia che supera di molto quanto consentito per questa zona, a partire dalle 22 e fino alle 6 di mattina, dal piano comunale sulle emissioni di rumore. Tenendo conto che con la buona stagione il già forte disagio aumenterà noi chiediamo all’amministrazione comunale che Lei rappresenta di far rispettare le norme, che difendono chi deve riposare. Per questi motivi chiediamo a Lei un incontro urgente in modo da illustrare la grave situazione creatasi in via Manin».

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