Mose entra nelle università di Venezia, Mims sigla l'accordo con gli atenei

Mercoledì 19 Gennaio 2022
Il Mose alzato

VENEZIA - Promuovere e divulgare la conoscenza del sistema MoSE tra gli studenti universitari è l'obiettivo di un progetto didattico che prevede lo studio della più grande opera ingegneristica italiana, realizzata per difendere la città di Venezia e il territorio lagunare dal fenomeno dell'acqua alta. Lo prevede un protocollo d'intesa siglato oggi, 19 gennaio, dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, dal Commissario Straordinario per il MoSE, dal Commissario Liquidatore del Consorzio Venezia Nuova, dalle Università Cà Foscari e Iuav di Venezia.

Si intende così avviare una collaborazione per aumentare la consapevolezza delle problematiche connesse alla protezione dell'ambiente e dei fragili ecosistemi dell'area e alla lotta contro la crisi climatica, individuando una strategia di formazione innovativa che possa incidere positivamente sullo sviluppo sostenibile del pianeta.

Il programma

Del programma di avviamento dell'opera faranno parte progetti di ricerca condivisi con le università, finalizzati a valutare gli impatti sulla laguna e sul suo ecosistema. «Si tratta di un progetto innovativo per la conoscenza di un sistema ingegneristico ad alta tecnologia unico al mondo - sottolinea il ministro Enrico Giovannini - che consentirà di coinvolgere le giovani generazioni su un'opera che riguarda molti aspetti interconnessi, tra cui l'innovazione tecnologica al servizio della salvaguardia degli ecosistemi marini e terrestri, culturali e paesaggistici oltre quelli sociali delle comunità che vivono nella laguna di Venezia. Il programma formativo fa parte di una campagna più ampia volta a valorizzare un'opera di ingegneria italiana unica in tutto il mondo, che ha già dimostrato la sua efficacia - conclude - per salvaguardare un patrimonio culturale e naturale mondiale come Venezia e la sua laguna».

Attività didattica

Saranno gli Atenei veneziani a indicare quali dipartimenti definiranno i piani di lavoro propedeutici all'attività didattica, mentre il Cvn fornirà il materiale di studio sul MoSE, individuando le tappe del percorso conoscitivo del sistema con accessi e visite programmate, in modo da non incidere sul normale andamento dei lavori di completamento e avviamento dell'infrastruttura. Per il Commissario straordinario Elisabetta Spitz «il MoSE accompagnerà sempre più la quotidianità di Venezia, e per questo abbiamo iniziato a lavorare a un progetto che permettesse di conoscere meglio e più da vicino questa eccellenza tutta italiana. Con il progetto didattico MoSE i giovani studenti universitari e il mondo accademico, il futuro del nostro Paese, potranno finalmente visitare l'isola artificiale, il centro tecnologico e approfondire le tematiche di attualità come gli effetti dei cambiamenti climatici nelle città». «Il Consorzio Venezia Nuova - dichiara il liquidatore Massimo Miani - accoglie con entusiasmo l'opportunità di far conoscere agli Atenei e alle giovani generazioni l'operatività e il completamento della realizzazione del MoSE, un'opera integrata che unisce competenze trasversali. Il confronto continuo con la comunità scientifica sarà occasione per creare notevoli ricadute tecnologico-scientifiche e costituire un ritorno importante per la collettività». 

Ultimo aggiornamento: 14:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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