VENEZIA - Se il Mose non arriva a proteggere Cannaregio dall'acqua alta, Cannaregio si alza e si protegge da sola. Questo, in sintesi, il concetto della decisione presa ieri dalla giunta comunale, che ha approvato i progetti definitivi (compreso quello di fattibilità tecnico-economica) per mettere in sicurezza l'area innalzando le rive delle fondamente Cannaregio, Venier, Savorgnan e S. Giobbe. Nello specifico si tratta di due delibere che riguardano entrambe le rive del Canale di Cannaregio, nel tratto che va dal Ponte delle Guglie fino al ponte dei Tre Archi.
«Con queste delibere - commenta l'assessore ai Lavori pubblici Francesca Zaccariotto - vengono stanziati più di 8,5 milioni di euro per mettere finalmente fine ad un problema che attanaglia una zona di Venezia che ancora oggi, a causa della sua conformazione, rischia di andare sotto acqua anche a fronte di maree non sostenute e che quindi non prevedono l'entrata in funzione del Mose.
I DETTAGLI
La prima delibera approvata riguarda le fondamente Venier, Savorgnan e San Giobbe per una estensione di 330 metri tra il ponte delle Guglie e il ponte della Crea. Si prevedono opere di anti scalzamento delle fondazioni del muro di sponda, l'innalzamento della fondamenta a 1,10 m, la rimozione della pavimentazione esistente, il rifacimento dei sottoservizi e il riposizionamento dei masegni in trachite originali con integrazione di quelli deteriorati. L'intervento, qui, costerà 3,6 milioni di euro.
Con la seconda delibera, si interverrà su un tratto di 430 metri della fondamenta Cannaregio, sulla riva tra il ponte delle Guglie e il ponte dei Tre Archi. Anche qui stessa procedura per un totale 4,9 milioni.
Con l'approvazione di queste delibere si può ora procedere con le successive fasi di progettazione esecutiva, affidamento ed esecuzione dei lavori in appalto.