Il ministro dell'Interno Piantedosi incontra sindaco e prefetto: «Mestre sorvegliata speciale»

Lunedì 7 Novembre 2022 di Davide Tamiello
VIA PIAVE Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha annunciato che tornerà a Venezia per un focus sui problemi della sicurezza di Mestre
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MESTRE - Una visita veloce con l’impegno di tornare per cercare una soluzione al problema sicurezza. La prima veneziana del neo ministro dell’Interno Matteo Piantedosi si è conclusa con una promessa e un “arrivederci e a presto”. E ai cittadini, adesso, non resta che augurarsi che sia un presto davvero. «Le tensioni di via Piave sono analoghe a quello che stiamo vivendo in tutto il resto del Paese - ha detto ieri il Ministro al Ghetto, Ghetto poco prima della cerimonia d’insediamento del nuovo Rabbino Capo Rav Alberto Sermoneta - ma siamo in ottime mani a livello locale, sindaco e prefetto stanno gestendo al meglio la situazione». E proprio il sindaco Luigi Brugnaro e il prefetto Vittorio Zappalorto hanno incontrato il ministro a Ca’ Corner, sede della prefettura, per un primo colloquio sui temi che riguardano la sicurezza e il futuro della città. «Il ministro ha manifestato il suo impegno a ritornare personalmente al più presto a Venezia per uno specifico focus sui possibili percorsi e soluzioni», il commento della prefettura. «Venezia da oggi ha un amico in più», ha aggiunto Brugnaro. 
 

«SITUAZIONE DEGENERATA»
E sul caso Mestre ieri è intervenuto anche il neo senatore di Fratelli d’Italia Raffaele Speranzon, che nei prossimi giorni incontrerà proprio il ministro Piantedosi e i suoi sottosegretari Prisco e Ferro. «Risse, accoltellamenti, spaccio a cielo aperto. La situazione in alcune zone cittadine di Mestre è diventata intollerabile ed è direttamente riconducibile alla piaga dell’immigrazione clandestina - accusa il senatore - non possiamo accettare che ci siano porzioni del territorio in cui è diventato pericoloso uscire di casa. Un contesto che oltre a compromettere sicurezza e vivibilità nei quartieri coinvolti, mina pesantemente la reputazione di un’intera città, che non merita di essere considerata il Bronx del Veneto, e che rischia, alla vigilia delle festività natalizie, di essere snobbata da tanti visitatori di città limitrofe».
«Mi sento di appoggiare pienamente le recenti dichiarazioni del Prefetto di Venezia Zappalorto - prosegue Speranzon - e la sua proposta di rimpatrio immediato per tutti gli stranieri che delinquono. Va valutata positivamente anche la proposta riguardante l’istituzione di un coordinamento di polizia specializzato su questa tematica specifica. Mi impegnerò anche ad accompagnare al più presto i rappresentanti del governo nelle zone a rischio».
 

«POLITICA FALLIMENTARE»
Critica invece la consigliera del Partito democratico Monica Sambo. «Ci hanno spiegato che assumevano centinaia di vigili, svuotando gli altri settori dell’Amministrazione come l’edilizia o il sociale, per garantire sicurezza e presidio del territorio. La verità è che hanno semplicemente preso in giro i cittadini perché le attività sociali erano il primo presidio del territorio, il camper non era un giro turistico ma un contatto costante con il territorio. Gli educatori di strada davano il chiaro messaggio di attenzione e cura della città, insieme alle azioni e alle verifiche anti degrado».
 

Ultimo aggiornamento: 07:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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