Venezia. Militare americano accoltellato a Rialto, arrestati due giovani di 24 e 21 anni. A scatenare la rissa, apprezzamenti a una ragazza

Venerdì 18 Agosto 2023 di Gianluca Amadori
Militare americano accoltellato a Rialto, arrestati due giovani di 24 e 21 anni. A scatenare la rissa, apprezzamenti a una ragazza

VENEZIADue arresti per l'accoltellamento di un ventiduenne statunitense, militare alla base di Aviano, verificatosi lo scorso 2 luglio vicino a Rialto, a Venezia. La polizia ha eseguito ieri un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Mentor Sijfullahu, 24 anni, originario del Kosovo e Aqif Abazi, 21 anni, albanese, entrambi senza fissa dimora, accusati di concorso in tentato omicidio.
Quella notte, in campo Bella Vienna, a scatenare una furiosa rissa tra gli americani e un gruppo di ragazzi, in gran parte albanesi, che stavano festeggiando un compleanno seduti ai tavolini di uno dei bar, sarebbero stati alcuni apprezzamenti non graditi rivolti ad una ragazza che era in compagnia dei militari Usa.


LA ZUFFA
Dopo qualche pugno, calcio e spintone tra i due gruppi rivali, uno dei militari si è portato verso l'ingresso dall'imbarcadero Actv, dove sarebbe stato Sijfullahu, detto Sergio, a colpirlo alla schiena con un fendente. Aqif, detto Ale, viene indicato dagli investigatori come uno dei ragazzi che hanno partecipato al pestaggio (assieme ad altri non identificati): secondo il gip Daniela Defazio deve rispondere di concorso nel tentato omicidio perché ha agito «in perfetta sinergia» con il responsabile materiale dell'accoltellamento.
Ad aiutare gli inquirenti a ricostruire la dinamica e a dare un volto e un nome ai presunti responsabili sono state le immagini delle telecamere di sorveglianza, nonché il video ripreso con il cellulare da una persona che ha assistito all'episodio di violenza, avvenuto dopo mezzanotte. Numerose le testimonianze raccolte dagli agenti.
Ieri, al palazzo di giustizia di Venezia, di fronte alla giudice Benedetta Vitolo, si sono svolti gli interrogatori di garanzia. Sijfullahu, difeso dall'avvocato Fabio Schiavariello ha fatto parziali ammissioni: ha riferito che quella notte aveva bevuto parecchio e assunto cocaina, e dunque non ricorda bene l'accaduto. Aqif ha confermato di aver partecipato al pestaggio, assicurando però di non aver saputo che "Sergio" avesse un coltello (con lama di 20 centimetri) e negando con fermezza di aver avuto alcun ruolo nell'accoltellamento.
Il suo difensore, l'avvocato Mauro Serpico, ha chiesto la revoca della misura cautelare: al suo assistito non può essere contestato un concorso nel reato - ha sostenuto - in quanto il fendente è stato sferrato in maniera fulminea e imprevedibile.

Il gip deciderà nei prossimi giorni, dopo aver ricevuto il parere del sostituto procuratore titolare dell'inchiesta, Giovanni Zorzi.


IL QUESTORE
«Si tratta di un'operazione pregevole dal punto di vista investigativo, condotta dagli agenti del commissariato di San Marco - ha spiegato il questore di Venezia, Gaetano Bonaccorso - che hanno saputo dare una risposta di polizia giudiziaria tale da permettere la ricostruzione effettiva dei fatti e l'individuazione dei responsabili».
I due indagati sono stati arrestati ieri notte al Lido di Venezia, nei pressi del Lungomare Marconi.
Nell'ordinanza di custodia cautelare, la giudice sottolinea la pericolosità e «l'indole particolarmente violenta» dei due indagati, già «gravati da precedenti di polizia e trovati in possesso di coltello o comunque di strumenti atti ad offendere».

Ultimo aggiornamento: 19 Agosto, 11:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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