Gli esercenti: "Meno tasse
a chi rinuncia alle slot machine"

Mercoledì 4 Settembre 2019
Gli esercenti: "Meno tasse a chi rinuncia alle slot machine"
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MESTRE - La Locanda del Druido ha fatto da apripista e ora il Comune di Venezia è pronto a premiare tutte le attività economiche che rimuovono le slot dai loro locali. Dopo che l’assessore Simone Venturini è andato a trovare Franco Zane e Simona Di Maggio, titolari dell’osteria di via Miranese che ha detto addio ai videogiochi, altri baristi, ristoratori e tabaccai veneziani si sono fatti vivi per raccontare di aver fatto altrettanto. «Sarà cura dell’amministrazione comunale, attraverso un suo rappresentante, consegnare ufficialmente una targa di ringraziamento a ogni attività economica che ne farà richiesta compilando il modulo online» annunciano dal Comune. 
INVITO APERTO
All’iniziativa potranno aderire bar, osterie, ristoranti, pizzerie, tabaccherie e tutte le altre attività che, pur avendone possibilità, hanno deciso di non installare gli apparecchi per il gioco (apparecchi slot, vlt, awp) o di rimuoverli se precedentemente installati. «Nei mesi precedenti al nostro insediamento - commenta l’assessore Simone Venturini - nel territorio comunale si era registrato un preoccupante aumento di aperture di nuove sale slot e di nuove installazioni di apparecchi vlt in tantissimi esercizi commerciali. Da subito ci siamo attivati per tutelare la salute e l’integrità delle persone più fragili e del patrimonio delle famiglie». Tra gli interventi, il regolamento in materia di giochi, che ha limitato le nuove aperture in luoghi sensibili, e la riduzione degli orari. «Ma non si lavora solo sul piano repressivo - aggiunge Venturini - Sono tante le attività di prevenzione, in collaborazione con i servizi per la dipendenza. Con questa ulteriore iniziativa vogliamo riconoscere il forte senso di responsabilità di tutte le persone, titolari di attività economiche, che ci aiutano ad affrontare questa piaga sociale».
AZIONE CONDIVISA
Iniziativa che trova l’appoggio anche dell’Aepe (associazione pubblici esercizi): «Contrastare la ludopatia è un’azione condivisibile e la nostra strada, su questo fronte, incrocia quella del Comune - commenta il segretario Ernesto Pancin - Da qualche anno la nostra associazione ha intrapreso diverse azioni nell’ambito della prevenzione. I titolari degli esercizi pubblici sono stati invitati e formati per porre attenzione ai comportamenti dei loro clienti, invitandoli se necessario a un uso meno intensivo». Eliminare le “slot”, però, porta inevitabilmente con sé il rischio di perdere alcuni clienti “fedeli”. Anche se per molti esercenti rappresenta anche una scelta etica e, perché no, una garanzia di maggior tranquillità nel locale. «I videogiochi garantiscono un’entrata e spesso aiutano le aziende a pagare le spese sempre crescenti - aggiunge Pancin - Al di là del riconoscimento, comunque un’ottima iniziativa, sarebbe importante anche poter arrivare a uno “sconto premio” su alcune tasse o contributi per le aziende che scelgono di non installare videogiochi, rinunciando a una parte importante della loro economia aziendale». Non sono in tanti, per ora, ad avere trovato il coraggio di dire addio alle slot: «Ma sta crescendo la sensibilità e la volontà di evitare, ai propri clienti, quei problemi e le ripercussioni familiari da cui una persona che soffre di ludopatia faticherebbe a uscire».
Melody Fusaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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