MESTRE - Iniziato il processo d'appello a Sorroche, l'anarchico accusato di aver messo la bomba nella sede della Lega. Il pm Giancarlo Buonocore chiede 21 anni e 6 mesi. È iniziato stamane nell'aula bunker di Mestre il processo d'appello all'anarchico spagnolo Juan Antonio Sorroche, 46 anni, condannato il primo grado a 28 anni per l'attentato nel 2018 al K3 di Villorba, sede della Lega trevigiana.
Sorroche non è presente in aula ma segue il dibattimento in videoconferenza. In apertura d'udienza Giancarlo Buonocore della Procura generale d'Appello di Venezia ha indicato la volontà dell'anarchico di realizzare «due ordigni per colpire la politica razzista e autoritaria». Bombe contenenti oltre un chilo di esplosivo e a frammentazione, in grado di creare profonde lacerazioni e gravi conseguenze fisiche.
A indicare Sorroche come l'autore dell'attentato vi sarebbero, secondo l'accusa, che nega si sia trattato di un gesto puramente dimostrativo, cinque tracce epiteliali trovate sui reperti più significativi come la miccia, il nastro isolante e la busta contenente la rivendicazione.
Il pm
«Sorroche è rimasto immischiato nel paradosso del terrorista: pretende diritti e facoltà a suo favore ma non li riconosce ai suoi interlocutori»: lo ha sostenuto stamane Giancarlo Buoncore, avvocato generale della Procura della Corte d'Appello di Venezia, in apertura del processo di secondo grado all'anarchico spagnolo Juan Antonio Sorroche per l'attentato nel 2018 al K3 di Villorba, sede della Lega trevigiana. A favore di Sorroche sabato scorso alcune decine di anarchici avevano manifestato a Venezia, fronteggiati da centinaia di uomini dell'ordine. Al termine della sua requisitoria Buonocore ha chiesto per Sorroche una condanna a 21 anni e 6 mesi.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout