Mestre, fontana di via Piave usata come bivacco. L'assessore propone di spostarla, ma i residenti s'infuriano: «Ci incateniamo»

Martedì 2 Agosto 2022 di Filomena Spolaor
Mestre, fontana di via Piave usata come bivacco. L'assessore propone di spostarla, residenti furiosi: «Ci incateniamo»

MESTRE - Continua ad alimentare il dibattito la proposta di spostare la fontana monumentale dei Mestieri di via Piave con le statue dell'artista di Gianni Aricò. La riflessione dell'assessore al Commercio Sebastiano Costalonga, che ha proposto di trasferirla perché usata come luogo di bivacco, sembra essere il caso dell'estate, al punto che ieri un cittadino ha scritto in una chat molto partecipata sulle vicende cittadine «se venisse deciso di trasferirla, io mi incatenerò alla fontana».

Fontana dei Mestieri, i residenti: «Non spostatela»

Ad animare la discussione è stato un intervento di Roberto Stevanato, presidente del Centro Studi Storici, che ha ricordato come il Grand Central in piazzale Olivotti sia stato voluto per eliminare le presenze indesiderate. «Ora si prende atto che ancora permangono - spiega Stevanato -. È la dimostrazione palese che non si tratta di intervenire sulle infrastrutture (mettere il bistrot o togliere la fontana), che pare la foglia di fico per fingere di interessarsi del problema, ma affrontarlo alla radice.

Non comporta i settori del commercio, delle attività produttive o dei lavori pubblici, ma le politiche sociali».

Per Stevanato è anche un problema di sicurezza e ordine pubblico, che pone interrogativi «sulla presenza e possibili azioni di intervento» delle forze dell'ordine e dei vigili urbani. «Si stanno attuando delle soluzioni che non risolvono i problemi, ma li spostano - sottolinea - Tolte le panchine di via Carducci, gli sbandati si sono spostati dall'altra parte della strada. Posizionati gli sbarramenti sulle aiuole, si sono trasferiti sempre nell'altro lato. Se leviamo le vele in piazzale Donatori di Sangue, vanno in piazza Ferretto». Il problema non è stato mai stato risolto, e la posizione di Costalonga per molti cittadini ha suscitato una marea di contrarietà. «Tutta la città si è sollevata contro questa proposta di spostare il monumento - prosegue Stevanato - Anche perché ci dimentichiamo che è stato pagato dai commercianti di via Piave: qualcuno potrebbe fare causa al Comune per trasferire le statue. E poi ha un significato, siamo ai confini tra città e campagna».

La fontana di via Piave, la storia

Nei secoli scorsi dopo villa Erizzo iniziava la campagna, e da villa Erizzo verso le Barche c'era la città commerciale impiegata nei servizi e nei collegamenti con Venezia. «Il parco di villa Erizzo che si estendeva fino alla stazione - racconta Stevanato - segnava il confine tra la citta a Nordest e la campagna posta a Sudovest. La fontana di Aricò rappresenta l'evoluzione della società mestrina dalla civiltà contadina a quella post-industriale, che non avrebbe senso al parco Albanese». E ieri nella chat del Centro Studi Storici, a parte qualche battuta come «Ma se li facciamo stazionare a Ca' Farsetti, cosa tolgono»?, c'è anche chi ha ribadito la presenza fastidiosa delle Vele in piazzale Donatori di Sangue. «Sono troppo grandi - conclude Stevanato - Queste sì starebbero meglio al parco Albanese o San Giuliano, non tra i compattatori dei rifiuti». Una presenza, anche questa, mai digerita del tutto dai residenti.

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Ultimo aggiornamento: 09:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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