Mestre, allarme degrado in via Piave. L'assessora Pesce: «In arrivo più vigili. Le mense per i poveri in centro attirano sbandati»

Sabato 16 Luglio 2022 di Fulvio Fenzo
Mestre, allarme degrado in via Piave. L'assessora Pesce: «In arrivo più vigili. Le mense in centro attirano sbandati»
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MESTRE - A Venezia l'immagine del degrado sono quei banchetti-suk o i plateatici fuori misura in una città che deve già fare i conti con l'invasione quotidiana dei turisti. A Mestre il degrado è invece spalmato a macchia di leopardo nei luoghi dove si ritrovano sbandati e senza dimora o, peggio, spacciatori e tossicodipendenti. Elisabetta Pesce è da cinque mesi assessore alla Sicurezza e, ormai, le misure le ha prese. «Nel centro di Mestre il problema è il decoro, verso via Piave la droga - spiega -.

La polizia locale c'è in tutto il territorio, e non smetterò mai di ringraziare i nostri agenti e i nostri agenti e comandanti per il lavoro che fanno quotidianamente».

Allarme degrado in via Piave, l'assessora Pesce: «In arrivo più vigili»

In settimana c'è stato l'ennesimo sgombero nell'edificio abbandonato ex Telecom di via Carducci, ma sono riesplosi i problemi dei bivacchi nel cantiere fantasma di viale San Marco-via Sansovino, e il caso di piazzetta Zorzetto, tra piazza Ferretto e il Centro Le Barche, occupata giorno e notte da qualche decina di clochard. «Il problema non si risolve facendoli alzare dalle panchine o spostandoli - commenta Elisabetta Pesce -. Sanzionarli? Non hanno disponibilità economica per pagare e per i Daspo non ci sono le condizioni. Questa situazione è il risultato di un problema strutturale e stiamo lavorando per andare oltre quello che può essere solo un intervento momentaneo». Cioè? «Ci stiamo lavorando - prosegue -. Vanno analizzati i motivi di queste presenze fisse in centro, senza infierire su queste persone. Ma il dato di fatto è che abbiamo due mense per i poveri nel cuore di Mestre, onorevoli per lavoro che svolgono, ma che sono inevitabilmente dei punti di attrazione».

Dello spostamento di Ca' Letizia o della mensa dei Cappuccini se ne discute però da anni, e intanto il tempo passa e chi si trova a vivere o lavorare in posti come piazzetta Gaetano Zorzetto non ne può davvero più. «Capisco eccome, passo anch'io in questo posto e ho chiesto personalmente l'intervento degli agenti chiamando i vigili. Chiederò un potenziamento della presenza delle forze ordine per riportare un po' di traquillità per gli operatori della piazzetta. Da qualche mese ho anche chiesto di estendere fin qui la ronda di piazza Ferretto. Il presidio fisso degli agenti della polizia locale va già oltre la piazza arrivando anche al Candiani e al Toniolo: ora arriverà anche in piazzetta Zorzetto».

Un impegno che va incontro alle richieste degli esercenti della piazzetta, nella speranza di liberare quelle panchine e di evitare che gli angoli tra via Allegri e via Lazzari vengano scambiati per orinatoi. «Sia chiaro - sottolinea l'assessora alla Sicurezza -, io voglio risolvere il problema, non semplicemente spostarlo. Sicuramente lavorerò di concerto con gli altri assessori e con il presidente della Municipalità di Mestre Raffaele Pasqualetto. Da settembre metteremo in piedi dei tavoli per arrivare ad una soluzione definitiva di un problema che, dopo il Covid, è ritornato all'ordine del giorno. Non basta mettere dei vigili per far alzare i senza dimora dalle panchine perchè, appena gli agenti girano l'angolo, quelli ritornano. Lavoriamo su altre soluzioni».

Ma poi ci sono i buchi di Mestre, da quello dell'ex ospedale (per ora senza presenze indesiderate), all'ex Telecom da poco ri-sgomberata, fino ai condomini di via Sansovino diventati una cittadella degli sbandati, che entrano ed escono senza problemi. Dove sono finite le operazioni di bonifica che, in questi anni, sono state fatte periodicamente? «Per carattere preferisco parlare a cose fatte, ma posso assicurare che ci stiamo per mobilitare - risponde Elisabetta Pesce -. In questi mesi, fortunatamente, c'è stata la vendita dell'intero complesso ed ora stiamo accordandoci con la nuova proprietà che punta a completare la realizzazione dei condomini. Conosco di persona la situazione: un mese fa sono andata a trovare una signora che abita al terzo piano di una palazzina vicina a questi condomini, ed ho visto con i miei occhi cosa c'è lì dentro. È una situazione che va risolta al più presto». Se, però, finora gli sgomberi erano già oggetto di accordi con il curatore fallimentare del complesso, ora per procedere bisogna attendere il rogito ed altre questioni burocratico-amministrative.

«Siamo fortunati ad avere una Polizia locale super efficiente - conclude l'assessora alla Sicurezza - e lo si è visto l'altro giorno anche con il nuovo intervento per sigillare l'ex palazzo Telecom di via Carducci, o con il progetto Oculus che funziona benissimo. Per via Sansovino sto spingendo per accelerare al massimo i tempi, con per fine estate di arrivare ad una soluzione».

Ultimo aggiornamento: 09:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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