Mestre, sottopasso di via Dante pulito da spazzatura e siringhe. Ma i residenti lanciano l'allarme: «Dopo 10 minuti riprende lo spaccio»

Giovedì 28 Luglio 2022 di Paolo Guidone
Mestre, sottopasso di via Dante pulito da spazzatura e siringhe. Ma i residenti lanciano l'allarme: «Dopo 10 minuti riprende lo spaccio»
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MESTRE - Nessuna siringa né spazzatura a terra e i quad della polizia locale che pattugliano costantemente il sottopasso ciclopedonale di via Dante, mentre sul lato Mestre arrivano i consiglieri comunali e di Municipalità. È qui, infatti, tra il passaggio continuo di biciclette e monopattini, che ieri pomeriggio si è riunita la seconda commissione consiliare, convocata per un sopralluogo in uno dei punti più critici di Mestre a causa della ben nota presenza di spacciatori e tossicodipendenti che hanno indotto un anonimo graffitaro a ribattezzare Nave de ero (scritta in seguito cancellata) il sottopassaggio che collega Mestre con Marghera.

Sottopasso di via Dante pulito, i residenti: «Dopo 10 minuti riprende lo spaccio»

A dire il vero di spacciatori e bivacchi ieri pomeriggio nei pressi del sottopasso non c'era la minima traccia. «Ma solo perché li hanno avvisati prima che sarebbero venuti i consiglieri comunali» sostiene un passante che si ferma qualche minuto in via Dante ad ascoltare gli interventi . «Quando passa la polizia pusher e clienti scompaiono dice un altro residente -, ma dopo dieci minuti ritornano sempre».

«Purtroppo questo sottopasso è diventato luogo di rifugio di persone poco raccomandabili afferma l'assessora alla Sicurezza Elisabetta Pesce , ma vorrei ricordare che un anno fa qui si radunavano regolarmente una quindicina di spacciatori e il lavoro che è stato fatto negli ultimi mesi con il presidio della polizia locale e l'installazione di due telecamere ha almeno portato allo sgombero di queste persone, mentre ora si pone il problema di quella interna al sottopasso che richiede una soluzione». «È evidente che il problema non è solo il sottopasso, ma riguarda tutta l'area mestrina che presenta una quadro di insicurezza molto complesso che in questi anni questa Amministrazione ha cercato di risolvere puntando esclusivamente sulla repressione osserva la consigliera e segretaria del Pd veneziano Monica Sambo - trascurando completamente le politiche di prevenzione.

Durante la notte qui vediamo girare pattuglie a vuoto e questo non ha alcuna efficacia». «C'è bisogno di una maggiore presenza delle istituzioni - osserva Andrea Sperandio, presidente dell'associazione Mestre Mia e soprattutto della polizia locale. Sappiamo bene che sta facendo già abbastanza, però evidentemente non è sufficiente. Certo, bisogna dire che questi fenomeni ci sono in prossimità di tutte le stazioni ferroviarie, ma non per questo la guardia deve essere abbassata. Il quartiere Piave ha bisogno di maggiori controlli e di un piano che regoli le attività commerciali come deterrente per superare questo degrado».

Uno dei problemi irrisolti sollevati durante il sopralluogo è il bivacco osservato sulle scalinate interne che collegano il sottopasso ciclopedonale con i binari della stazione, un passaggio chiuso da un cancello che per ragioni di sicurezza può essere aperto a spinta solo da chi proviene dalla stazione. «Da quando le Ferrovie hanno messo quella grata la situazione è nettamente peggiorata ricorda un residente perché impedisce il passaggio dei pedoni che vanno dal sottopasso ai binari dei treni... E dove non c'è più passaggio ci vanno i drogati a bucarsi e a dormire. Li vedo tutti i giorni, dalla mattina alla sera». Attualmente sono due i quad che attraversano quotidianamente il sottopasso di via Dante, mentre altri otto sono destinati a pattugliare il resto della città. «I nostri quad sono stati destinati alla percorrenza mattutina e pomeridiana del sottopasso di via Dante - spiega il comandante della Polizia locale Marco Agostini . Parliamo di un tragitto lungo oltre 300 metri che in questo modo può essere percorso in meno di un minuto senza ostruire il passaggio di alti mezzi. In caso di necessità i quad consentono ai nostri uomini di saltare velocemente il parapetto: chi consuma sostanze stupefacenti viene sanzionato, chi spaccia viene arrestato. Dall'inizio dell'anno abbiamo arrestato 49 persone mentre altre 80 sono state denunciate a piede libero».

Ultimo aggiornamento: 08:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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