Mestre. Si schianta con la 500 contro il guardrail per evitare un'auto pirata: colpo di frusta, trauma cranico e invalidità temporanea. Risarcimento di 10mila euro

Domenica 10 Dicembre 2023 di Redazione
Si schianta con la 500 contro il guardrail per evitare un'auto pirata: colpo di frusta, trauma cranico e invalidità temporanea. Risarcimento di 10mila euro

MESTRE - Ci sono voluti sette anni, ma alla fine un automobilista che era finito contro il guardrail per evitare di essere travolto da un’auto pirata in transito è stato risarcito. Era il 12 gennaio 2016 quando il conducente, alla guida di una Fiat 500 in transito sulla Tangenziale in direzione Trieste, poco dopo lo svincolo di Marcon stava per superare un altro veicolo quando è sopraggiunta a forte velocità una Mercedes scura che, dopo una serie di manovre pericolose, l’aveva superata per poi allontanarsi.

Per evitare lo scontro la 500 aveva sterzato bruscamente a destra perdendo il controllo e andando a sbattere contro il guardrail sulla destra della carreggiata. La Mercedes nel frattempo aveva tirato diritto e non era mai stata rintracciata.

LA DINAMICA

Il conducente della 500, soccorso al Pronto soccorso dell’ospedale dell’Angelo, aveva riportato un colpo di frusta, un trauma cranico e una contusione allo sterno con un’invalidità temporanea parziale. Per essere risarcito l’uomo si era rivolto allo Studio3A-Valore, per ottenere i danni dal Fondo vittime della strada che interviene in caso di incidenti con auto non individuate o non assicurate, finanziato attraverso una quota della polizza Rc-Auto. La compagnia designata dal Fondo per la Regione Veneto aveva però negato il risarcimento, nonostante la testimonianza di altro automobilista e della stessa Polizia stradale che aveva visionato le immagini delle telecamere di sorveglianza di Autovie venete. L’automobilista si era così rivolto al Giudice di Pace citando la compagnia assicurativa che, con sentenza del 16 febbraio 2021, ha riconosciuto le ragioni dell’automobilista. Ci sono voluti però oltre due anni perché la sentenza, il 3 dicembre, fosse depositata rendendo esecutivo il risarcimento dei danni e delle spese mediche e legali, per una somma di poco inferiore a diecimila euro.

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