MESTRE - La diatriba che è scoppiata sui social tra Maria Laura Faccini e Cecilia Tonon ieri si è infervorata in un dibattito.
POLEMICA SOCIAL
Quel vocabolo "periferie" ha acceso ulteriori polemiche, nonostante il post fosse stato poi cancellato. "Ho ricevuto messaggi scandalizzati ha detto Faccini , di mestrini che si chiedevano se siamo destinati a restare sempre la periferia. A loro non interessa essere dei "competitor" di Venezia". Ieri Tonon, sul suo profilo, ha pubblicato un post che recitava: "Certo, competere è dura, e si capisce anche perché tanti, soprattutto vicini, ti detestino e vogliano distruggere la vita che resiste in te. Ma tu resti speciale, tu resti la più bella". Tanti i commenti che sono seguiti, tra cui quello di Massimo Venturini (in passato presidente della municipalità di Mestre): "Non conosco vicini che detestino Venezia, forse c'è qualche sparuto imbecille". Anche Faccini ha replicato ritornando sul concetto di presunta competizione "per sostenere la qualifica di Mestre come periferia e il parere che sia brutta". La discussione è proseguita sulla chat whatsapp del Centro Studi Storici, nella quale c'è chi ha criticato il ruolo pubblico della Tonon, chi la sua "ignoranza storica" e appartenenza politica. "Quello di cui mi rammarico è che questa malsana storia di nobiltà e vassallaggio non finirà mai - ha scritto sempre Faccini - nonostante le buone intenzioni da parte di molti mestrini. Sembra che ci sia la pervicace volontà di segnare le differenze, le virtù, i difetti anche dove non sono visti o richiesti, e qui entra in campo la malizia". Tonon ha replicato che aveva nominato "Mestre " in un contesto scherzoso, non terreno di dichiarazioni politiche. "E credo comunque di aver diritto di continuare a fare uscite scherzose ha sottolineato -, a maggior ragione dal momento che si trattava non del mio profilo politico ma di quello personale. Mi dispiace che venga montata una polemica strumentale, dopo aver tolto il post".