MESTRE - Più di 200 persone ieri mattina hanno pregato davanti alla chiesa ortodossa della Natività della Madre di Dio, nell’ex ospedale Umberto I, per chiedere che sia restituita alla comunità dell’est Europa.
LA STORIA
Con la chiusura dell’ex Umberto I nel 2008 la cappella fu abbandonata, ma nel 2014 il commissario prefettizio Vittorio Zappalorto concesse in comodato d’uso la chiesa all’Arcidiocesi ortodossa. Padre Bitca e tutta la comunità hanno finanziato con i loro soldi il recupero dell’edificio, ristrutturandolo e abbellendolo con icone sacre e libri. Quando nel 2020 il precedente Metropolita Zervos Gennadios, che firmò l’atto e acconsentì l’uso dell’edificio in esclusiva a padre Bitca e ai fedeli dell’est Europa morì, il vescovo Polykarpos che gli è succeduto ha provato a rimuoverlo senza spiegazioni. La comunità si è opposta, chiedendo un incontro con Polykarpos, ma lui ha rifiutato. Lo scontro è in mano agli avvocati e la prossima udienza è fissata dal Tribunale di Venezia il 17 ottobre. Mercoledì scorso, però, il Metropolita ha dato ordine ai suoi avvocati di entrare nella chiesa senza nessun confronto con la comunità. Ieri mattina alle numerose famiglie dell’Est in preghiera si sono aggiunti anche cittadini di Mestre. “Ho dovuto chiedere di celebrare in altri luoghi i battesimi e i matrimoni. - conclude padre Bitca - Continueremo a incontrarci per pregare fuori dalla nostra chiesa ogni domenica”.