Non solo low cost: un albergo... ecco l'hotel a cinque stelle davanti all'M9

Martedì 30 Aprile 2019 di Elisio Trevisan
Non solo low cost: un albergo... ecco l'hotel a cinque stelle davanti all'M9
17
MESTRE Un nuovo albergo a Mestre. I commercianti di via Carducci sono in fibrillazione perché da qualche settimana vedono personaggi sconosciuti in sopralluogo, e nei giorni scorsi hanno saputo che si tratta di investitori che realizzeranno un hotel a 5 stelle, un super lusso che non esiste in terraferma. E sorgerà a poche decine di metri dall’M9, sarà, si potrebbe dire, l’albergo del Museo del Novecento anche se chi lo realizza pensa a una clientela più vasta che potrà andare un giorno a visitare Venezia ma che sarà attratta dalla gastronomia di Treviso, dalla storia di Padova, dalle tradizioni di Vicenza e Verona, dalla natura del lago di Garda. Ad ogni modo è un business chiaramente pensato da chi conta di guadagnare dall’investimento ma è anche un omaggio alla struttura museale che muove a fatica i suoi primi passi.
 
È anche un segnale forte in controtendenza con ciò che accade attorno alla stazione dove ostelli, alberghi, residence da 4 mila nuovi posti letto sono pensati esclusivamente per i turisti che intendono vedere Venezia.
Il nuovo hotel, voluto da un gruppo di investitori italiani e che sarà gestito da una compagnia italiana (anche in questo caso in controtendenza con la zona della stazione e in parte con l’area di servizio all’aeroporto dove gli operatori sono per la maggior parte stranieri), avrà oltre 100 camere e sorgerà al posto della sede Tim, da poco abbandonata dal gruppo di telefonia che ha trasferito uffici e dipendenti nella vicina sede in piazzale Donatori di Sangue a fianco delle Poste, nell’edificio di via Esiodo alla Bissuola, e parte nel palazzo di via Torino oltre che fuori provincia.
Gli oltre duecento clienti della nuova struttura, a differenza di quelli che scendono negli ostelli vicino alla stazione, non andranno a intasare le linee del trasporto pubblico Actv e neanche i treni delle Ferrovie dello Stato, ma utilizzeranno i taxi o l’automobile portando ricchezza pure a Mestre. E, a proposito di indotto, il palazzo ex Tim non ha posti auto e quindi il nuovo 5 Stelle ospiterà i propri frequentatori in uno dei piani interrati del vicinissimo park di Piazzale Leonardo Da Vinci e in uno di quelli del multipiano Costa dell’Avm portando così buoni incassi al privato e al pubblico.
Sarà, insomma, una nuova attività economica a impatto zero dal punto di vista dei trasporti e dei flussi turistici verso Venezia, ma a notevole impatto sull’economia di Mestre.
Un hotel a 5 stelle, aperto 24 ore su 24 e naturalmente presidiato in continuazione, sarà anche un potente motore di rigenerazione urbana in un luogo dove residenti, commercianti e Amministrazione stanno lottando contro il degrado.
Un’iniziativa simile, inoltre, in una città che con la crisi dell’area industriale di Porto Marghera si è notevolmente impoverita, dove sono più i negozi che chiudono di quelli che aprono, non è solo uno stimolo per il resto dell’economia, ma un segnale di cambiamento: vuol dire che chi ha deciso di impegnarsi per un intervento così importante, il primo del genere in città, ha visto a Mestre, nonostante le apparenze, gli indizi di una inversione di tendenza.
Infine c’è l’aspetto occupazionale: un 5 stelle porterà non solo nuovi posti di lavoro, ma posti qualificati. In proposito un decina di giorni fa a un convegno sul futuro dell’area metropolitana di Venezia, il direttore il direttore dell’Ava Claudio Scarpa ha detto che «la vera sfida che ha davanti il comparto alberghiero di Mestre è quella di gestire bene i nuovi hotel e migliaia di lavoratori, applicando il contratto Federalberghi». 
Non è un mistero che qualcuna delle nuove strutture ha personale precario, in alcuni casi addirittura con contratto a chiamata, che dovrebbe essere utilizzato qualche volta l’anno per le emergenze e che invece è la regola, senza malattia, ferie e quant’altro, e con il continuo ricatto di essere lasciato a casa. Un hotel a 5 stelle, che costa di più perché gli ambienti e le camere sono di lusso e i servizi sono di qualità, deve avere personale all’altezza e quindi pagato come da contratto di categoria.
Elisio Trevisan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimo aggiornamento: 1 Maggio, 12:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci