Venezia, oltre 3300 pazienti rischiano di restare senza medico di base vicino casa: «Come faremo a raggiungerne uno lontano?»

Giovedì 1 Dicembre 2022 di Tomaso Borzomì
Venezia, oltre 3300 pazienti rischiano di restare senza medico di base: «Come faremo a raggiungerne uno lontano?»

VENEZIA - Oltre tremila persone rischierebbero di restare senza assistenza medica di base vicino a casa. A gettare il sasso nello stagno è il Movimento per la difesa della sanità pubblica veneziana: «Abbiamo scritto il 31 ottobre scorso una lettera di allarme al direttore generale dell'Ulss 3 perché da più parti ci dicevano che c'era il rischio che alcuni medici di base potessero cessare il rapporto di convenzione a fine anno.

L'Ulss ci ha scritto che sono pervenute due comunicazioni di cessazione, entrambe oltre il termine del bando per l'attribuzione delle zone carenti, quindi l'azienda provvederà ad utilizzare la graduatoria dei medici per un incarico provvisorio».

La posizione dell'Ulss 3

Proprio l'Ulss però tranquillizza, spiegando che i residenti non resteranno senza medico di base: «Tutti i medici di medicina generale che lasciano il servizio lo hanno fatto fin qui secondo procedure e tempistiche corrette e tutti sono stati sostituiti tempestivamente. Nessuna irregolarità, quindi, neppure per le cessazioni in arrivo, e nessun allarme, se non quello più complessivo, e ben noto, della difficoltà di reperire professionisti. L'Ulss 3 è impegnata a garantire un sostituto per i medici che andranno in pensione. E lo farà con l'impegno e le modalità grazie alle quali non un solo utente, fino ad ora, è rimasto privo, neppure temporaneamente, del suo riferimento per l'assistenza sanitaria».

Senza medico di base vicino casa

Secondo le ricerche del movimento, i due dottori che andranno via avevano uno 1500 pazienti e l'altro 1800. Quindi 3300 persone saranno costrette a individuare un altro medico, con il timore che sia più distante rispetto a prima: «Tutti parlavano di specificità legata a Venezia, ma alla fine non si fa nulla. Qui c'è una popolazione anziana, con patologie e cronicità, quasi uno su due vive da solo, come fa a raggiungere un posto distante?», attacca Salvatore Lihard, anima del gruppo. Il tema generale della carenza di medici di famiglia in città è sentito: «L'esperienza ci dice che nonostante una folta graduatoria (secondo i dati forniti dall'associazione ci sono 54 medici per incarichi provvisori e 44 per sostituzione) si fatica a trovare un medico disponibile. Stando a quello che sappiamo, uno dei due opera all'interno del gruppo di medicina integrata al Giustinian e l'altro al Lido». Le ricerche del movimento non si sono fermate: «Sappiamo che nessuno dei dottori interni al Giustinian o a Dorsoduro ha posto, mentre per il Lido, non ci sarà spazio neanche a Pellestrina o Castello, siamo preoccupati», continua Lihard. Il movimento propone anche una soluzione: «Chiediamo un piano di intervento per assicurare adeguata assistenza di cure primarie, anche in termini di avviso. Ufficialmente non sappiamo i nomi dei due medici che andranno via. Così come non si sa dove andranno a trovare i sostituti, temporanei». Cristiano Gasparetto porta la sua testimonianza: «Sono un privilegiato perché l'ho saputo prima, ma l'assistenza sanitaria è un diritto, servono facilitazioni come un posto auto a piazzale Roma per i dottori». Allo stato attuale, secondo l'associazione, dal Giustinian il primo medico disponibile si troverebbe a San Polo, mentre al Lido degli 11 dottori presenti, 5 sono vicini alla pensione.
 

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