Cerca notizie della mamma, appello alle donne che partorirono a settembre del 1965 a Noale

Giovedì 10 Novembre 2022 di Melody Fusaro
NOALE Simonetta racconta di essere nata all'ospedale Calvi

NOALE - Anni di ricerche per ricostruire la storia di sua madre, per trovare qualcuno che l’abbia conosciuta e abbia condiviso con lei l’esperienza che ha stravolto le loro vite. Sulla pagina Facebook “Sei di Noale se” è comparso l’appello di una donna, Simonetta Quieti Risoli, che racconta una storia molto toccante. «Sono nata a Noale il 7 settembre 1965 all’ospedale Calvi, da una ragazza di 16 anni della provincia di Piacenza che voleva tenermi, ma la cui madre (la nonna, ndr), per evitare lo scandalo, decise per lei, nonostante la sua disperazione». Una vicenda drammatica che da anni la donna prova a ricomporre, ripercorrendone le tappe. «La mia mamma di pancia è arrivata a Villa Sailer, a Cappelletta, che all’epoca era una struttura che ospitava ragazze madri, intorno a maggio 1965. Ho conosciuto gli attuali proprietari di Villa Sailer, persone squisite che hanno tentato di darmi una mano nelle mie ricerche, ma senza risultati».

La storia

Negli anni Simonetta è riuscita a risalire al nome di sua madre, Gabriella, e purtroppo, facendo istanza al Tribunale dei minori, a scoprire che è morta giovanissima, dieci anni dopo quelle tristi vicende, nel 1975. «La mia speranza è di trovare qualche altra mamma che abbia partorito intorno al 7 settembre 1965, che possa ricordare di questa ragazzina bellissima» scrive Simonetta, chiedendo di condividere il più possibile il suo scritto, per cercare nuove testimonianze. «Ho trovato zii e cugini che me l’hanno raccontata, ma il mio più grande desiderio sarebbe di trovare qualcuno che l’abbia conosciuta nel momento più drammatico della sua vita: l’attimo in cui le è stata strappata la bimba dalle sue braccia, contro la sua volontà.

Grazie per l’aiuto che potrete darmi». Una storia che ha commosso tanti utenti della pagina. Qualcuno sta provando a darle dei consigli, suggerendole di rivolgersi ad altri gruppi, ad altri enti. Ma tutti le esprimono vicinanza e affetto e le augurano di riuscire a trovare le risposte che cerca e a chiudere il cerchio.

Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 15:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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