VENEZIA - (g.l.a.) 4 anni e 10 per aver riciclato il tesoro dell'allora boss della mala del Brenta, Felice Maniero, per un ammontare di 11 miliardi di vecchie lire, pari a poco più di 5 milioni di euro. È la condanna che il gup ha inflitto ieri al dentista toscano Riccardo Di Cicco, 61 anni, all'epoca cognato di Felicetto. I pm Paola Tonini e Giovanni Zorzi si erano battuti per ottenere una pena di 6 anni, ma si sono dichiarati ugualmente soddisfatti, in particolare per il riconoscimento delle finalità mafiose del reato, che comporta un carcere di alta sicurezza (attualmente è detenuto a Tolmezzo).
L'ex cognato di Maniero dovrà versare 14 mila euro di multa e il giudice ha ordinato la confisca di numerosi beni posti sotto sequestro disposta peraltro anche a carico di Felicetto e di eventuali prestanome. In relazione agli 11 miliardi riciclati, per i quali Di Cicco è reo confesso, il gup ha invece dichiarato la prescrizione nei confronti dell'ex moglie del dentista, Noretta Maniero, sorella di Felice.
Ultimo aggiornamento: 09:19
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