Lido di Venezia, cadavere recuperato alle bocche di porto: avvistato in una zona di acqua stagnante

Lunedì 6 Novembre 2023 di Lorenzo Mayer
Lido di Venezia, cadavere recuperato alle bocche di porto

LIDO DI VENEZIA - Con ogni probabilità è scivolato dalla diga da dove stava pescando. Cadendo in acqua ha battuto la testa ed è morto annegato, in pochissimi minuti, dopo aver perso i sensi. Così ha perso la vita Enrico Bertazza, 65 anni veneziano, residente in centro storico a Dorsoduro.

Uscito per andare a pescare è invece andato incontro a un destino beffardo. Morto mentre seguiva la sua passione. Nessuno se ne è accorto in tempo utile. La tragedia ieri mattina, poco prima delle 9, al Lido: l'uomo si trovava lungo la diga foranea di Malamocco in località Alberoni. I vigili del fuoco del Lido hanno recuperato il corpo del pensionato, in un canale interno appunto vicino alla diga. Aveva una retina da pesca e, nel punto da dove, presumibilmente, è scivolato, sono state recuperate anche un paio di bottiglie e alcuni oggetti personali. Bertazza aveva con sé documenti ed effetti personali perciò è stato identificato. Quando è scattato l'allarme, però, era ormai troppo tardi per salvargli la vita.


L'ALLARME
La zona non è molto frequentata e perciò è bastato un attimo di disattenzione per battere la testa e morire. Quando i primi passanti lo hanno visto era a pancia in sù, galleggiava. Sul posto, dopo la chiamata al 113 è arrivata la polizia di stato che ha chiesto il supporto del 115. L'allarme è scattato alle 8.56. Sul posto sono arrivati, con due automezzi, i vigili del fuoco del Lido dal distaccamento di via Malamocco. La squadra, dopo una ricognizione rapida, ha immediatamente deciso come intervenire. Uno dei pompieri, indossando un idro costume, con salvagente e dispositivi e tutto l'equipaggiamento che è necessario per compiere gli interventi in sicurezza, si è immerso in acqua. Il corpo è stato recuperato in un punto con circa 70 centimetri d'acqua e portato a terra. Non è stato necessario il supporto dei sommozzatori. Il corpo di Enrico Bertazza è stato raggiunto e recuperato. Inutile l'intervento del 118: l'ambulanza ha fatto rientro vuota al monoblocco dell'ex ospedale al mare.


TRAGICO INCIDENTE
È stato constatato il decesso avvenuto da poco. Enrico Bertazza non era morto da molte ore. Informato dell'accaduto, il pubblico ministero di turno ha deciso di non eseguire l'autopsia, vita la natura accidentale della caduta. Se l'allarme fosse giunto prima o se qualcuno fosse transitato nella zona, forse l'uomo si sarebbe potuto salvare. Sul corpo nessun segno, almeno apparentemente, di violenza. La caduta sarebbe avvenuta, secondo una prima ricostruzione dei fatti, quando era ancora buio. La zona non è facilmente raggiungibile. E a quell'ora, evidentemente, non c'era nessuno, nemmeno altri appassionati di pesca. L'uomo deve essere scivolato, aver battuto la testa e perso i sensi, non riuscendo nemmeno a chiedere aiuto. Poi la corrente lo ha trasportato poco più in là. La visibilità scarsa, l'acqua gelida hanno fatto il resto. Alle prime luci dell'alba si è materializzato il dramma.


L'ATTESA PER I FUNERALI
Quando Bertazza è stato recuperato, ancora indossava una mascherina anti Covid ed era vestito con diversi effetti personali addosso. La morte è sopraggiunta per annegamento. La salma, recuperata dall'impresa funebre Rossi, è stata portata all'obitorio per la ricomposizione. L'intervento dei vigili del fuoco si è concluso alle 11.30. Non è ancora stata fissata la data dei funerali. L'uomo era un appassionato di pesca. Al Lido ancora dolore e sgomento in un periodo davvero "nero" per l'isola.

Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 09:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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