Musicisti veneziani lasciati a terra da Ryanair per "ripicca"

Venerdì 6 Ottobre 2017
Musicisti veneziani lasciati a terra da Ryanair per "ripicca"
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VENEZIA - Due musicisti veneziani lasciati "a piedi" alle Canarie da Ryanair. Da una parte, due bagagli a mano che all’andata erano della misura giusta per non pagare il supplemento e al ritorno si sono “misteriosamente” ingranditi di un centimetro superando la misura standard. Dall’altra, una frase, “sono stupita”, fraintesa dal personale che parla solo spagnolo e che la traduce come un offesa. Si snoda attorno a questi due “fatti” la disavventura vissuta alla Gran Canaria da una coppia di musicisti veneziani lasciati a terra dalla compagnia low cost Ryanair per ripicca dopo una serie di incomprensioni ed equivoci da film di Totò.

Ora Dan Paul, 64 anni, violinista in pensione, e sua moglie, Eva Zampieron, soprano di 47 anni, musicisti originari di Venezia ma residenti a Gardigiano di Scorzè, hanno deciso di rivolgersi allo sportello “vacanza informata” di Adico per contestare il comportamento di una compagnia in piena crisi e per richiedere il risarcimento di quanto speso in più per questo comportamento. La storia, come detto, ha contorni grotteschi.

La coppia di musicisti a fine agosto si imbarca a Bologna su un volo Ryanair per raggiungere il figlio che vive alla Gran Canaria e per conoscere la nipote nata da poco. Paul e Zampieron hanno con loro due bagagli a mano in tessuto, non rigidi, acquistati della misura standard proprio per non pagare supplementi. Infatti a Bologna l’imbarco delle valigie avviene regolarmente, senza pagamenti extra. Nell’isola i due stanno circa un mese. Il 29 settembre si recano all’aeroporto Gando per tornare a casa e qui, come hanno riferito all’ufficio legale dell’Adico, sono costretti a confrontarsi con la maleducazione del personale Ryanair. «Da quanto ci hanno spiegato i due musicisti veneziani – spiega Carlo Garofolini – due assistenti della compagnia dopo aver misurato i bagagli hanno detto che gli stessi sporgevano di un centimetro con la ruota. I nostri soci hanno contestato la misurazione, spiegando di aver acquistato le valigie con misure standard per evitare il pagamento del supplemento e che in effetti a Bologna la stessa compagnia li aveva fatti imbarcare con quei bagagli senza costi aggiuntivi. Il personale spagnolo non ha voluto sentire ragioni». A questo punto Eva Zapieron si dice stupita per l’accaduto ma il personale Ryanair, che parla solo spagnolo, crede che la donna abbia utilizzato l’appellativo “stupida” rivolto a una delle due assistenti. Da qui, continua Garofolini, «la compagnia ha deciso di non imbarcare i due malcapitati e neppure l’intervento di un responsabile della compagnia è servito a nulla, anzi».

Dan Paul ed Eva Zampieron sono dunque rimasti a terra, hanno passato un’altra notte alla Gran Canaria e il giorno dopo si sono imbarcati su un altro volo sborsando 500 euro per i biglietti. «Il comportamento di Ryanair è stato assurdo e vergognoso – commenta Garofolini -. Capiamo che la compagnia è in piena crisi ma ciò non giustifica questi atteggiamenti e queste infantili ripicche da parte dei propri dipendenti. Con il nostro ufficio legale chiederemo il risarcimento per le spese affrontare e per i disagi subiti. Ci aspettiamo però anche le scuse ufficiali del vettore low cost perché non si possono lasciare a terra due passeggeri per una sciocca ripicca dopo una incomprensione linguistica. E’ davvero troppo».
Ultimo aggiornamento: 7 Ottobre, 16:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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