Jesolo città balneare, parte la battaglia per ottenere il nuovo status. «Servono fondi per traffico e sicurezza»

Martedì 4 Aprile 2023 di Fabrizio Cibin
Jesolo città balneare, parte la battaglia per ottenere il nuovo status. «Servono fondi per traffico e sicurezza»

JESOLO - Altra spinta per il riconoscimento dello status di "città balneare". Cerca di darla Jesolo, con il convegno sul tema "Jesolo, città di terra e di mare", che si terrà domani, mercoledì, alle 9, al Kursaal di piazza Brescia, organizzato dall'associazione culturale "Monsignor Giovanni Marcato", con il sostegno dell'Amministrazione comunale.

Tra i relatori anche l'assessore regionale al Turismo Federico Caner; per sostenere la parte "tecnica", il professore dell'università degli studi di Trieste Matteo D'Ambros e il docente dell'università degli studi di Milano Ruben Baiocco.

I TEMI

«Al centro del dibattito spiega il presidente dell'associazione, Giampaolo Rossi vi saranno i temi dello sviluppo e della gestione di una città come Jesolo, abbracciata da terra e mare, con tutte le peculiarità che la caratterizzano. In particolare sarà affrontato il concetto di "effetto fisarmonica" che Jesolo, come le altre città di mare, vivono da sempre. Questa definizione contiene le dinamiche tipiche di quei centri il cui numero di residenti li identifica come città di piccole o medie dimensioni, che però con l'arrivo della primavera e ancora di più l'estate si trasformano in veri e propri capoluoghi con centinaia di migliaia di persone presenti allo stesso momento. Ciò comporta benefici, ma determina anche molti elementi di difficile gestione come il traffico, le aree di sosta, i servizi in genere e la sicurezza».

PICCO DI PRESENZE

Per dotarsi di tutti gli strumenti necessari ad affrontare al meglio l'"effetto fisarmonica", da tempo le principali città di mare riunite nel G20 Spiagge chiedono al Governo il riconoscimento dello "status di città balneare" per affrontare direttamente, con competenze e risorse adeguate, tutti i diversi aspetti che derivano dalla particolare dinamica. Jesolo intende cogliere questa opportunità per ripensarsi e ridefinirsi come città unitaria di terra e di mare, con la sua specificità che va valorizzata a governata. In pratica, si chiede che non vengano più considerate sulla base del numero di residenti, ma del numero di persone che effettivamente risiedono nella località e che portano a una gestione completamente differente. Ad esempio, Jesolo ha 27mila abitanti, ma d'estate arriva ad avere anche 3-400mila persone, con tutto quello che ne consegue in fatto di servizi e costi relativi. Lo scorso 23 febbraio Roberta Nesto, sindaco di Cavallino-Treporti, nella veste di coordinatrice del G20 Spiagge, ha incontrato il ministro del Turismo, Daniela Santanchè per sostenere questa necessità. Ministro che si dimostrò subito disponibile. «Abbiamo iniziato il lavoro aveva detto per trovare lo strumento più idoneo alla soluzione di un problema esistente, preciso e motivato. È nostro impegno aiutare le amministrazioni locali del balneare».

Ultimo aggiornamento: 10:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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