Schianto in A4, ore per estrarre la vittima. Chi era Maurizio, il manager con due figli

Mercoledì 19 Ottobre 2022 di M.Cor.
Maurizio Durì morto a 49 anni e la sua auto incastrata sotto il tir
20

SAN STINO - La salma è stata estratta solo in tarda serata, dopo ore di lavoro per liberarla dalle lamiere. Si tratta di Maurizio Durì, 49 anni di Udine, manager della multinazionale farmaceutica Smith & Nephew, sposato e con due figli. Dopo che l'autorizzazione arrivata dalla Procura di Pordenone, competente per questo tratto di Veneto, i Vigili del fuoco sono riusciti a farsi largo tra l'inferno della A4 per alzare il rimorchio e quindi estrarre l'auto.

All'interno il corpo straziato di Durì. Identificarlo non è stato facile: anche la patente è andata distrutta e parte dei documenti della potente Bmw. A quel punto si è reso fondamentale la verifica con il numero di targa che ha indirizzato le ricerche nel centro Italia. L'auto infatti risulta immatricolata nella Capitale.

AUTO ROMANA
Ed è a Roma che gli investigatori della Polstrada hanno cercato con l'ausilio dei colleghi laziali. In serata, dopo le 21, la conferma dell'identità della vittima. Intanto i necrofori hanno ricomposto la salma che è stata trasferita in obitorio a Portogruaro a disposizione dell'autorità giudiziaria. Non è escluso infatti che il magistrato disponga degli accertamenti che potrebbero risultare utili alle indagini anche se la dinamica pare chiara. Il solito rallentamento per un guasto o per un incidente, il blocco del traffico e l'auto che si schianta su un Tir.

GLI APPELLI
«Chiedo sommessamente al neo Ministro alle infrastrutture di soprassedere, almeno per ora, sulla costruzione del ponte sullo stretto di Messina (se ne parla da 50 anni, si può aspettare ancora) - ha ribadito l'ex vice di Zaia, il leghista Gianluca Forcolin - e di portare nel primo Consiglio dei Ministri una richiesta di stanziamento urgente ad ultimare la terza corsia in tempi brevissimi. Stiamo parlando della più grande strada di collegamento tra est ed ovest del Paese, con uno spostamento di merci fuori dal normale. Non si possono piangere decine di vittime ogni anno, la politica batta un colpo, basta promesse e slogan». 
«Pensando a tutto quello che si è detto e fatto, è mortificante trovarci ancora nelle stesse condizioni - ha ribadito Nazzareno Ortoncelli, presidente della Confartigianato del Sandonatese. - Anni e anni a battagliare per il Passante di Mestre e poi, finalmente, è stato fatto. Ma ora ci troviamo nelle stesse condizioni per questo tratto di autostrada. Non vado a cercare polemiche, non è mai stato nel mio modo di fare: ma non trovo più le parole per esprimere lo sdegno di fronte a quanto continua ad avvenire. Faccio un appello anche al presidente del Veneto Luca Zaia, affinché faccia qualcosa a livello governativo». 
 

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 20:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci