Il giorno più nero: 4 vittime, i contagi in provincia di Venezia salgono a 359

Martedì 17 Marzo 2020 di Nicola Munaro
Il giorno più nero: 4 vittime, i contagi in provincia di Venezia salgono a 359
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VENEZIA - Così pesante, non si era mai visto dall’inizio dell’epidemia. In ventiquattrore il bilancio del coronavirus nel veneziano è quello di un bollettino di guerra
Trentuno nuovi contagi e quattro morti, tra cui il pm antimafia Francesco Saverio Pavone, l’uomo che rappresentò l’accusa nel processo Rialto e fece condannare Felice Maniero e tutti i colonnelli della Mala del Brenta per chiudere la carriera in magistratura come capo della procura di Belluno. Le altre tre croci di ieri aggravano il bilancio di un’unica comunità, quella di San Donà di Piave che in un solo giorno perde tre anziani: due erano ricoverati in ospedale a Jesolo mentre uno era in Terapia Intensiva all’ospedale Civile di Venezia.
Ma a balzare all’occhio sono anche ventidue nuovi ingressi negli ospedali: persone che fino a ieri erano a casa, a lavoro e che nelle scorse ore hanno presentato i sintomi tipici di Covid-19. Nel linguaggio ospedaliero si chiamano «ingressi dal territorio» per distinguerli da chi era già in ospedale e ha visto aggravarsi la propria posizione. Con ieri, quindi, il totale dei contagi sale a 359 persone: 143 sono ricoverati, di cui 37 in Terapia Intensiva, mentre sono 216 le persone asintomatiche, ma positive, e curate a casa.
Salgono anche i decessi per coronavirus che sono 14, più il “paziente 1” del veneziano, il 67enne di Oriago Mario Veronese, morto l’1 marzo in ospedale a Padova. Per il suo caso la Regione ha escluso la correlazione tra il decesso e il virus: la morte sarebbe riconducibile a una emorragia cerebrale. Le verifiche stabiliranno, però, quanto il Covid-19 potesse aver provato il suo quadro clinico e se possa essere considerato una concausa. In ogni caso, è stato lui il primo contagiato ufficiale. Poi, per una settimana, il veneziano ha inanellato un decesso al giorno fino all’8 marzo. L’escalation, fermata, è ripresa venerdì scorso, con tre anziani deceduti all’Angelo. 
Il nome illustre tra le persone vittime ieri di Covid-19 è senza dubbio quello di Francesco Saverio Pavone. Residente a Marcon, magistrato antimafia in pensione, Pavone era stato ricoverato all’ospedale di Mestre il 27 febbraio scorso per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute. Il tampone aveva emesso la propria sentenza pochi giorni dopo: coronavirus. Lo stesso che lo ha ucciso ieri, poco dopo le 17. 
Tre, invece, i residenti a San Donà di Piave stroncati ieri: Angelo Moro, di 87 anni (si trovava all’ospedale di Jesolo); Giuseppe Gaiotto, detto “Pino”, di 92 anni (ricoverato al civile di Venezia); e un altro anziano di 83 anni, che si trovava nel reparto Malattie Infettive della cittadina balneare.
Preoccupa anche il fronte dei ricoveri saliti a 143. Ma a mettere in allarme la sanità è il fatto che sia in costante aumento il numero di «ingressi dal territorio», cioè persone fino a ieri asintomatiche e adesso bisognose di assistenza e osservazione medica. Alcune di queste situazioni infatti rischiano di trasformarsi in casi gravi e aumentare di conseguenza i ricoveri nelle Terapie Intensive. 
Nota lieta di una giornata da bollino nero, le dimissioni del bambino di due anni risultato positivo domenica a Covid-19. Dopo una notte in osservazione all’Angelo, nel primo pomeriggio di ieri il bambino è stato dimesso dall’ospedale e verrà curato a casa. 
A Mira, dove i contagiati sono 11, c’è pure il titolare di un noto locale della zona che su Facebook ha dichiarato la sua positività: «Al momento sono ricoverato all’ospedale a Dolo con una broncopolmonite da Coronavirus – scrive nel messaggio - Sto bene la fase critica è passata.

Tutti i miei collaboratori sono in quarantena controllata e stanno tutti bene. Se qualcuno ha avuto contatti diretti con me la sera del 6-7 marzo magari faccia attenzione, per gli altri dormite sonni tranquilli». Decine i commenti di solidarietà e di sostegno al titolare della paninoteca pervenute attraverso i social. «La situazione è costantemente monitorata dalle autorità sanitarie» ha precisato il sindaco Marco Dori.

Ultimo aggiornamento: 18 Marzo, 11:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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