Contagi, tre nuovi casi a Rovigo. I calcoli dell’Ulss 5 sulla data del picco

Martedì 17 Marzo 2020 di Francesco Campi
L'ospedale San Luca di Trecenta

ROVIGO Il virus continua ad avanzare, lento, ma inesorabile: con tre nuovi casi il numero dei pazienti polesani positivi raggiunge quota 30. I tamponi hanno confermato il contagio di tre persone, tutte in età avanzata, due uomini e una donna, quest’ultima addirittura 92enne, tutti e tre ricoverati nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Rovigo in condizioni stazionarie. Due altopolesani e uno residente nel Delta. Per uno solo è stata individuata una possibile catena di contagio, che porterebbe ancora una volta fuori provincia, nel Veronese. Ccome ha già spiegato nei giorni scorsi il direttore generale dell’Ulss Antonio Compostella, ormai il virus è ubiquitario, è dappertutto. Tuttavia, rimarca, «queste sono le settimane cruciali per la diffusione del Coronavirus, non vale più il criterio territoriale. Pur essendo venuto meno questo criterio, ribadisco che non esiste un focolaio polesano, neppure nella città di Rovigo».
PROVINCIA MENO COLPITA
Il Polesine, fra l’altro, continua a essere la provincia con il minor numero di positivi in un Veneto in cui ormai i contagiati sono quasi 2.500 e le vittime 70. Numeri che cresceranno ancora. I tre nuovi pazienti sono una donna altopolesana di 92 anni, un 81enne bassopolesano che presentava febbre persistente, e un 70enne altopolesano che potrebbe essere stato contagiato in provincia di Verona. Restano due , fra gli undici ricoverati totali, i pazienti in Terapia intensiva nel polo specifico di Trecenta.
FASE FATIDICA
«Stiamo raccogliendo - spiega Compostella - l’esito dei contagi avvenuti prima del blocco degli spostamenti, iniziato con il decreto del presidente del Consiglio, lo scorso 9 marzo. Per questo è fondamentale restare a casa. Se si rispetta questa indicazione, considerando un tempo medio di incubazione del virus di otto-dieci giorni, intorno a venerdì 20 dovremmo avere, in Veneto, una stabilizzazione della curva di crescita dell’infezione. Altrimenti serviranno ulteriori provvedimenti. Sono quindi essenziali comportamenti individuali corretti e l’adesione massima alle regole che prevedono spostamenti solo in caso di necessità stringenti. Altrettanto debbono essere seguite le norme igieniche ormai ben conosciute. In questa fase risulta di fondamentale importanza la strenua e capillare attività condotta dallo staff del Servizio di Igiene e Sanità pubblica che ricostruisce e isola contatti dei positivi al virus con estrema precisione. Nei prossimi giorni, quindi, crescerà il numero di persone in isolamento domiciliare e sorveglianza attiva».
SERVIZI
Il numero attuale delle persone in isolamento domiciliare è di 405 polesani. Intanto, da oggi, il Cup (Centro unico di prenotazione) modifica l’orario del servizio telefonico: dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 15, sabato dalle 8 alle 12. «Tale orario - spiega l’Ulss - resterà in vigore fino al completo allineamento delle ri-prenotazioni legate all’emergenza Covid-19, previsto in circa dieci giorni». Visite ed esami non urgenti, infatti, sono stati sospesi.
PROTEZIONE CIVILE
Un fronte caldo è quello delle mascherine.

La Protezione civile della Provincia che sta svolgendo un lavoro prezioso, coordinando gruppi e associazioni di volontariato sul territorio, supportando i sindaci con le aperture dei Centri operativi comunali, gestendo i rapporti con la Sala operativa regionale e garantendo il lavoro dei volontari impegnati nelle varie attività, di informazione alla popolazione con megafoni, di consegne a domicilio della spesa, dei farmaci, dei pasti alle persone fragili, prive di sostegni familiari e di supporto alle funzioni di polizia locale, spiega: «Attualmente non disponiamo di dispositivi di protezione individuale da poter distribuire per sopperire alle tante richieste pervenute in questi giorni da parte di cittadini, aziende e ditte private. È stato richiesto l’approvvigionamento alla Regione che sta dando priorità alle Aziende sanitarie, mentre la Fondazione Cariparo ha già deliberato la spesa e attende la disponibilità sul mercato».

Ultimo aggiornamento: 12:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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