VENEZIA - Per l'Agenzia europea per le emergenze sanitarie, la sede migliore, anche per la sua storia nel controllo delle epidemie, dovrebbe essere Venezia. È quanto chiede Giorgio Palù, virologo e presidente dell'Aifa, nella sua "lectio magistralis" all'incontro "Covid-19: scienza o rappresentazione", organizzato dalla Fondazione Bruno Kessler. «C'è un'agenzia in nuce in realtà - ha continuato Palù - L'America nel 2014 ha attivato un board per le emergenze, pandemiche, infettive, bioterrorismo, nucleari, chimiche e ambientali. Noi avevamo pensato di avere l'Hera, l'autorità per la risposta all'emergenze sanitarie, che oggi è presieduta da un burocrate a Bruxelles ed è coordinata dall'Aia. Io ho proposto che l'Italia si faccia avanti, visto che non ha avuto l'Ema», ha aggiunto Palù ricordando di aver già fatto la proposta al Governo.
Agenzia europea per le emergenze sanitarie, Palù lancia Venezia: «E' la sede ideale»
Venerdì 4 Marzo 2022E «quale città meglio di Venezia potrebbe ospitare un'agenzia del genere, se non Venezia? - ha detto Palù - La città veneta ha instaurato prima le quarantene, ha inventato l'antenato del 'Green pass', i lazzaretti per gli infettati e per i sospetti infettati».