VENEZIA - Quattro scontrini non emessi nell’arco di cinque anni, cioè meno di una violazione fiscale ogni dodici mesi.
Per questo giovedì è scattata la chiusura della gelateria Da Nico, alle Zattere, uno dei luoghi simbolo di Venezia e portabandiera di uno dei must della gelateria veneziana, il gianduiotto. Quello di Nico, che è una vera tradizione, è considerato una delle cose che a Venezia bisogna assolutamente provare. E non a caso l’immagine della coppa di gelato con la panna sopra e lo sfondo del canale della Giudecca è diventato un must sui social.
Riaprirà domani, una volta scontati i quattro giorni di sanzione.
Ma la chiusura resterà una macchia, perché se Nico dovesse ricascarci, i giorni di stop alle attività della gelateria aumenterebbero, fino ad un massimo di quindici giorni.
LA VERIFICA
A indagare sulla gelateria più famosa delle Zattere - con tredici dipendenti e un plateatico”sospeso” sul canale della Giudecca con vista Redentore - sono stati i militari del 1° Nucleo Operativo Metropolitano della guardia di finanza di Venezia.
I baschi verdi hanno ricevuto una serie di segnalazioni, la prima cinque anni fa, e così sono partiti i controlli, con finanzieri in borghese che si fingevano clienti.
La prima mancata emissione dello scontrino, nel 2018, ha fatto partire il quinquennio nel quale verificare - secondo la legge - la regolarità fiscale dell’attività.
Quando nelle scorse settimane, alla scadenza dei cinque anni di osservazione, i militari della Finanza si sono trovati di fronte al quarto caso di scontrino non emesso, è partita la segnalazione all’Agenzia delle Entrate.
IL CARTELLO
Sono stati quindi i funzionari del Fisco ad analizzare tutta la situazione e indicare la sanzione: quattro giorni di chiusura, come primo provvedimento.
Giovedì le serrande sono state abbassate dalla Finanza, che ha affisso un cartello sulla saracinesca, indicando anche la riapertura per domani: saranno i militari a togliere i sigilli e far sì che la gelateria Da Nico ritorni in funzione.
GLI ALTRI
Se Nico è il nome più altisonante, i controlli della guardia di finanza hanno portato ad altre chiusure di bar e locali nel centro storico veneziano, sempre per la mancata emissione degli scontrini dopo gli acquisti.
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