Il titolare: «L'ultimo? Un cliente voleva un gelato quando avevamo già chiuso»

Sabato 9 Settembre 2023 di M.F.
Il titolare: «L'ultimo? Un cliente voleva un gelato quando avevamo già chiuso»
VENEZIA - Una cosa almeno, tutti i clienti di Nico la conoscono bene: il bancone è sempre pieno di scontrini, che ogni cinque minuti vengono raccolti e buttati, altrimenti non ci sarebbe più spazio. Per questo la notizia della chiusura fino a domenica desta sorpresa tra gli amanti del gianduiotto o anche solo dello spritz del tramonto, prima del rientro a casa.
D’altronde anche il titolare Maurizio Mutti è rimasto un po’ basito, quando gli è stata notificata la chiusura in questi giorni. Certo, era a conoscenza del provvedimento che sarebbe arrivato, ma di solito le autorità sono clementi e fano chiudere in periodi non di altissima stagione. Invece, qui è accaduto durante la Mostra del Cinema.
«Non voglio fare polemica - premette Mutti - è andata così. Di solito fanno questi controlli quando c’è tanta coda per il gelato e quindi confusione. L’ultimo episodio risale allo scorso marzo. Erano le 22.15 e con il bar chiuso un cliente ci aveva chiesto un gelato, e noi, dopo aver avvertito che la cassa era ormai chiusa, glielo abbiamo dato. Stiamo parlando di due euro e 50. La volta prima era uno scontrino di un euro e 80, sempre probabile frutto di distrazione. Per questo ritenevo che non sarebbero state oggetto di multa e sanzione accessoria».
Invece, le Fiamme Gialle, sono arrivate con i sigilli.
«Per dire, abbiamo tre casse in banco e questa cosa ci ha colpito veramente. Non ci riteniamo evasori, noi che abbiamo tre casse in banco e diamo lavoro a 12-13 dipendenti. Però, la chiusura disposta proprio durante la Mostra del cinema è stata proprio un duro colpo: so che di solito le chiusure venivano disposte in periodi meno alti rispetto a questo. Inutile girarci intorno: si perde un fatturato importante».
Ora si riaprirà domani.
«Siamo in attesa della chiamata della Finanza: dovranno essere presenti loro per togliere il sigillo. Non ci resta che adeguarci, auspicando di non commettere più questi errori. Perché questo solo quattro scontrini in cinque anni. Ma sono le regole e le rispettiamo».
 
Ultimo aggiornamento: 17:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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