VENEZIA - «Quando parcheggiamo l’auto, a sera tardi o alla mattina presto, abbiamo paura». È il racconto fatto da alcuni ferrovieri, quando devono iniziare a lavorare oppure devono tornare a casa, negli orari più delicati. Non bastasse il problema di chi non paga il biglietto, che molto spesso arriva a minacciare il controllore, la tensione e la paura tra i lavoratori cresce anche quando devono semplicemente arrivare ai binari. Il problema della sicurezza è ritornato d’attualità, nonostante gli incessanti controlli della Polfer, dopo l’aggressione a un ferroviere ad opera di un portabagagli abusivo che ha colpito il lavoratore di Trenitalia con una testata procurandogli lesioni guaribili in cinque giorni. Al centro dello scontro, avvenuto mercoledì mattina a Santa Lucia, c’era il fatto che il ferroviere voleva evitare che lo straniero truffasse i viaggiatori del binario 6 chiedendo loro anche fino a 40 euro per portare le valigie fuori dalla stazione. Alla luce di quanto accaduto a Santa Lucia i sindacati sono intenzionati a chiedere un nuovo incontro e chiedono siano investite risorse, magari facendo intervenire, oltre a Trenitalia e alla Polfer, anche i vigilantes.
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