Felice Maniero e figlio a processo per bancarotta fraudolenta, ma presto uscirà dal carcere

Martedì 18 Ottobre 2022 di Maurizio Dianese
Felice Maniero e figlio a processo per bancarotta fraudolenta, ma presto uscirà dal carcere

BRESCIA - In tutto sono 225 mila 285 euro che Felice Maniero avrebbe intascato distraendoli al patrimonio sociale di Anyaquae srl con sede a Bolzano. Di questo si discuterà giovedì prossimo in Tribunale, a Brescia, dove l'ex boss del Brenta, ormai 68enne, verrà chiamato a rispondere di bancarotta fraudolenta. La vicenda risale al febbraio del 2016 ed è relativa ad una delle imprese che Felice Maniero aveva messo in piedi dopo il 1995 e cioè dopo la cattura di Torino, che faceva seguito all'evasione dal carcere di massima sicurezza di Padova del giugno 1994. Una volta deciso di diventare collaboratore di giustizia, nei ritagli di tempo tra una testimonianza e l'altra nei processi contro i suoi uomini, Felice Maniero non era rimasto con le mani in mano. E così con Giorgio Marsutti aveva tentato di far soldi con una ditta che si occupava della vendita porta a porta di prodotti per la casa e poi, una volta sciolto il sodalizio con Marsotti e anche per dare un lavoro al figlio Alessandro Bisello, Maniero aveva messo in piedi la Anyaquae srl che distribuiva in tutta Italia depuratori per l'acqua.


VITA LUSSUOSA
Sia l'una che l'altra impresa probabilmente servivano a Faccia d'angelo per giustificare i quattrini che gli giravano per le mani visto che conduceva una vita a dir poco dispendiosa, fatta di vacanze faraoniche e di affitti di ville e appartamenti in quel di Brescia.

In ogni caso, stando all'Accusa, mentre aspettavano la sentenza di fallimento che porta la data del 17 febbraio 2016 Felice Maniero e il figlio Alessandro, «distraevano dal patrimonio sociale le rimanenze per un valore pari a 73 mila 340 euro e in più distraevano le immobilizzazioni materiali e rimanenze per complessivi 96 mila 174 euro oggetto di una fattura emessa nei confronti di Emilio Canaveras. Infine distraevano i beni oggetto del contratto di leasing con la società Ubi leasing Spa per un valore di 55 mila 771 euro». Il totale per l'appunto è di 225 mila euro. Bruscolini per il capo di quella che fu la banda più numerosa oltre 400 soldati - più ricca e più feroce che sia mai esistita nel Nord Italia, ma un sacco di soldi invece oggi per il detenuto Felice Maniero che è in carcere a Pescara dall'ottobre di tre anni fa, quando fu arrestato per violenza domestica nei confronti di Marta Bisello, la zia di Alessandro, coimputato con Felice Maniero in questo processo. Del resto, come si legge nelle carte processuali, Alessandro era l'amministratore unico della Anyaquae srl, mentre Felice Maniero era l'amministratore di fatto. Il figlio Alessandro, dunque, che non ha mai avuto guai giudiziari, sarà chiamato a rispondere assieme al padre del reato di bancarotta fraudolenta e tenuta irregolare dei libri contabili, dopo una vita passata in Spagna a cercare di costruirsi un futuro a colpi di bar e pizzerie comperate con i soldi di papà.


IMPRENDITORI IMPROVVISATI
Ora, l'avv. Rolando Iorio di Avellino che da un bel po' segue Maniero ed è già riuscito a farlo assolvere in un analogo processo a Bari, dovrà dimostrare che padre e figlio semplicemente erano imprenditori improvvisati che non sapevano nulla di tenuta di libri contabili e di roba del genere e dunque che la distrazione di fondi è stata poco più di una leggerezza. Pare infatti che Felice Maniero, una volta letta l'imputazione sia sbottato: Ma come, dicono che mi sono tenuto soldi della mia società? Quei soldi erano miei. In ogni caso, anche se venisse condannato - e questo non è improbabile perchè, dopo anni di manica larga nei suoi confronti, i Tribunali hanno deciso la stretta, quasi a voler pareggiare gli sconti di pena ottenuti a suo tempo - Felice Maniero uscirà comunque dal carcere nei primi mesi del prossimo anno visto che ha scontato quasi del tutto la condanna a 4 anni per la violenza domestica nei confronti di Marta Bisello. E a quel punto si vedrà cosa decide di fare l'ex faccia d'angelo alla verde età di quasi settant'anni.
 

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