FAVARO - Un anno e due mesi di reclusione per il reato di rapina. È la pena patteggiata da un ventenne di Favaro, Sebastiano Vianello, in relazione ad un episodio di violenza verificatosi il 17 ottobre 2020 in un appartamento a Sant'Elena. La sentenza è stata emessa ieri dal giudice per l'udienza preliminare Luca Marini sulla base dell'accordo raggiunto tra il rappresentante della pubblica accusa e il difensore dell'imputato, l'avvocato Marco Marcelli.
La posizione di altro giovane, Simone Gritti, 22 anni, di Sant'Elena (avvocato Antonio Alessandri), accusato di concorso nella stessa rapina, è stata stralciata e verrà presa in esame in una successiva udienza.
Vittima dell'episodio di violenza fu il proprietario dell'appartamento, un trentenne che denunciò di essere stato rapinato di 450 euro alla fine di un festino a base di droga.
DROGA PARTY
La vittima dell'aggressione raccontò di essere stato contattato nel pomeriggio precedente con la proposta di organizzare a casa sua una festa a base di stupefacenti. La serata iniziò senza problemi, ma successivamente ha riferito di essere stato aggredito e rapinato.
L'avvocato Alessandri vuole dimostrare che il suo assistito non ha partecipato alla rapina e che si era recato autonomamente in quel appartamento di Sant'Elena sapendo che poteva acquistare della droga. Il padrone di casa nel frattempo si è trasferito all'estero da dove ha inviato una registrazione audio per scagionare Gritti da ogni responsabilità nella rapina. Affinché le sue parole possano avere valore di prova, però, il giovane dovrà essere ascoltato in aula.
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