FAVARO - Notte di violenza e aggressioni gratuite in piazza a Favaro, mentre quasi tutte le forze dell'ordine erano state dirottate al parco di San Giuliano per il concerto dei Pinguini tattici nucleari.
Il fatto
Tutto era cominciato mezz'ora prima quando un giovane, italiano, non troppo conosciuto dagli abituali avventori, era arrivato alterato (forse ubriaco) e aveva cominciato a litigare con le persone che mangiavano un kebab, in particolare attaccando briga con due clienti del locale che serviva la specialità mediorientale.
Poi, non pago, è andato in mezzo alla strada costringendo la Toyota Yaris che stava in quel momento passando a fermarsi, rompendo poi uno specchietto laterale.
La giovane che si trovava alla guida, incredula, è uscita dall'abitacolo, ma l'aggressore le avrebbe spinto violentemente la portiera addosso provocandole un forte dolore alle gtambeHa fermato una yaris le ha rotto lo spechietto. La ragazza in auto stava uscendo e lui le ha ferita alla gamba mentre scendeva con la portiera mentre anche il ragazzo che era con lei stava per uscire. La situazione si stava facendo pesante, con molte persone che stavano perdendo la pazienza quando è arrivata la polizia, seguita da un'ambulanza. I rinforzi erano stati chiamati da qualcuno in piazza che stava assistendo alle scene e temeva un imminente linciaggio.
L'uomo è stato portato via, mentre la ragazza, con il compagno sono andati in pronto soccorso e decideranno se sporgere denuncia. Per tutti, comunque, l'attaccabrighe, l'aggressore era "fuori di testa".
Sul posto, poco dopo, anche Marco Bellato, dinamico presidente della Municipalità.
«La sicurezza è un tema che ci sta molto a cuore e vogliamo cercare di mantenerla in un posto dove si sta ancora abbastanza bene. Bisogna tenere alta l'attenzione si questi temi - commenta - e cercare di incrementare la presenza delle forze dell'ordine su questa parte del territorio. Qualche giorno fa, a proposito, abbiamo chiuso dalle 20.30 alle 7 il parco dietro il Municipio con catene, perché era diventato la notte un luogo mal frequentato».
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