VENEZIA - E' morto tra venerdì e sabato Venezia, dopo lunga malattia, il giornalista e critico d'arte Enzo Di Martino, 84 anni, storico collaboratore de Il Gazzettino.
L’espressione “una vita dedicata all’arte” rischia spesso di suonare retorica, ma nel caso di Enzo Di Martino, il celebre critico d’arte purtroppo scomparso a ottantaquattro anni nella notte tra venerdì e sabato, risulta di massima pertinenza: un percorso, quello di Di Martino, originario di Poggiofiorito ma dal 1960 a Venezia, che alla critica d’arte (con preziosissimi interventi dal 1980 sulle pagine de “Il Gazzettino”), ha affiancato l’attività di curatore e saggista: vantando nel campo un’esperienza e amicizie “di prima mano”, come pochi altri. Grande garbo e gentilezza sono sue doti testimoniate da tutti coloro che l’hanno conosciuto; con sincero affetto, ha sempre dimostrato attenzione e rispetto verso ogni artista incontrato, dai più affermati nomi mondiali ai più giovani talenti, spesso incoraggiati con preziosi consigli. Alle pagine de “Il Gazzettino” Di Martino approdò - come ha ricordato nel volume “Memorie” pubblicato l’anno scorso - chiamato dal giornalista Paolo Rizzi, con cui inizialmente condivise pure una rubrica: del noto Premio istituito in memora di Paolo Rizzi dall’omonima associazione culturale, fu poi negli anni attento giurato. Innumerevoli gli incontri con nomi presenti nelle pagine della Storia dell’Arte, curando anche monografiche dedicate a Giorgio Morandi, Fortunato Depero e Filippo De Pisis, Virgilio Guidi, Bruno Saetti, Giuseppe Santomaso, Emilio Vedova, Armando Pizzinato, Riccardo Licata, o Sandro Chia, fra i moltissimi.
«Purtroppo Enzo non si era più ripreso - racconta il fratello Mario - da una recente operazione al femore, il fisico già indebolito non ha retto; ha lavorato fino all’ultimo, a breve doveva uscire il secondo volume delle “Memorie”, e procedeva nel catalogare il suo ricco archivio, articoli e saggi voleva destinarli all’Asac, l’Archivio storico delle arti contemporanee della Biennale di Venezia». Realtà con cui aveva un rapporto stretto, e alla quale dedicò un volume unico per completezza. Proprio da parte della Biennale, è pervenuta ieri una testimonianza: «Ricordiamo con affetto e commozione il giornalista e critico d’arte Enzo Di Martino - inizia - indimenticabile storico della Biennale di Venezia, di cui ha ricostruito con lucidità, competenza e passione gli sviluppi artistici dalle origini fino a questo secolo, attraverso più pubblicazioni, edite nel 1982, 1995, 2005 e 2013». «Grande esperto d’arte - prosegue - assiduo e attento frequentatore delle iniziative della Biennale in tutte le sue discipline, Enzo Di Martino va ricordato come giornalista di rigorosa professionalità, aperto e curioso verso ogni fenomeno nuovo, particolarmente amato nell’ambiente per le doti umane di cortesia, generosità e rispetto degli altri». L’ultimo incontro, in collegamento video, lo scorso ottobre alla giornata di studi dedicata dall’Asac a Giorgio Celiberti, artista presente alla Biennale Arte 1948. La molteplice attività di Di Martino, lo portò a tenere lezioni per prestigiose realtà internazionali, approdando pure a New York, Rio de Janeiro, San Paolo del Brasile. Enzo Di Martino lascia la moglie Mariella. Per volontà della famiglia i funerali si svolgeranno in forma privata.
