Imprenditore disperato: rischia
di fallire perché lo Stato non paga

Sabato 7 Dicembre 2013 di Raffaele Rosa
Dimitri Tiozzo e uno scorcio della sua azienda
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MESTRE - La sua azienda vanta quasi 70 anni di storia e rischia di fallire perché lo Stato, debitore nei suoi confronti, non lo paga. Dimitri Tiozzo, 47 anni, originario di Chioggia ma trapiantato da anni a Marghera, figlio di Gianfranco, il fondatore dell'azienda, è un uomo disperato. Si sente in trappola, non per i debiti ma per i crediti che non riesce ad incassare, la maggior parte dei quali maturati nei confronti di pubbliche amministrazioni: per la precisione oggi circa 400mila euro.



«Ora io entro martedì devo pagare 90mila euro di acconto ma in totale me ne serviranno altri 600mila - aggiunge Dimitri - per uscire dal Durc, Documento unico di regolarità contributiva che mi rende impossibile accedere ai pagamenti e nemmeno gareggiare per appalti pubblici. Il problema è che io non potrò mai essere regolare se il mio cliente, lo Stato, mi chiede tasse su lavori eseguiti e lui stesso non mi paga quei 400mila euro che mi spettano».





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Ultimo aggiornamento: 13:03

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