Addio Arianna, l'animatrice di Murano stroncata dal coronavirus a 46 anni

Martedì 24 Marzo 2020
Addio Arianna, l'animatrice di Murano stroncata dal coronavirus a 46 anni

Coronavirus. Nel Veneziano è la vittima più giovane. E anche in provincia di Mantova, dove attualmente risiedeva. Arianna Busetto, 46enne di Murano, ci aveva creduto fino all'ultimo. «Quando guarirò mi inviterete tutti a cena!», aveva scritto in un post appena quattro giorni fa, dal suo letto d'ospedale. Il suo cuore malato, però, non ha retto alla violenza del virus. 

Coronavirus, paziente muore a 46 anni. Arianna su Fb scriveva: «Quando guarirò tutti a cena»

Papà Luciano continua a piangere e non riesce a farsene una ragione. «La mia bambina non c'è più - ripete - era brava e buona, non lo dico perché era mia figlia ma era proprio così. Tutti la amavano». I genitori abitano a Murano, in fondamenta dei Battuti, Luciano ha 78 anni e Marisa 73. Arianna abitava a Mantova, dove lavoravaper la ditta Mgf Tools di Mezzani. Aveva scoperto la sua patologia cardiaca da poco. «Da un paio d'anni aveva mal di cuore - racconta la mamma - le avevano messo due valvole. Ultimamente ci diceva sempre che stava bene, ma non era vero». Arianna era figlia unica, tornava poco a Murano, due o tre volte all'anno, per problemi logistici racconta Luciano, che prima della pensione era un capitano dell'Actv e che ha alle spalle  un'infanzia difficile, da orfano in collegio. «Non la sentivamo da due giorni, chiamavamo e non rispondeva, abbiamo chiamato anche in reparto ma non siamo più riusciti a metterci in contatto con lei - spiega la mamma - abbiamo capito che c'era qualcosa che non andava perché Arianna chiamava sempre più volte al giorno». Arianna si era sentita poco bene e si era recata all'ospedale di Mantova dove le avevano  prescritto degli antibiotici per quattro giorni. Ma la cura non era stata efficace e aveva deciso di rivolgersi all'ospedale di Parma da cui purtroppo non è più uscita. «Non sappiamo niente, l'ospedale non ci ha avvisati, speriamo solo che non abbia sofferto - dicono - ieri ci ha suonato il maresciallo dei carabinieri ed è venuto a dirci che Arianna non c'era più». 



QUELLA VOLTA IN TV
Arianna era single ed era andata via da Murano da giovane. Parlava cinque lingue, era una ragazza estroversa e piena di vita, tanto da partecipare, negli anni Novanta, al programma Stranamore, come ricorda Nico Fullin, titolare dell'hotel Wildner, in cui aveva lavorato da giovanissima: «È difficile dimenticarla, era una ragazza veramente solare e molto spiritosa, di una simpatia travolgente. Se ne erano accorti da Mediaset che all'epoca le avevano chiesto di partecipare alla trasmissione Stranamore inventando una storia pur di averla tra i concorrenti. È stato un episodio veramente esilarante: se non era andata in porto la storia con il ragazzo che le avevano trovato, Arianna aveva colpito così tanto i telespettatori del programma che dopo la trasmissione il nostro hotel è stato sommerso di lettere per lei da parte di pretendenti. Ne arrivavano ogni giorno. Pur avendola persa di vista aggiunge - la terribile notizia della sua scomparsa ci riempie di tristezza».

Il Covid19, nelle sue condizioni, è stato fatale. «Ci ha detto che non aveva forza, negli ultimi giorni diceva papà papà mi sento debole e le rispondevamo dai Arianna coraggio, ci chiedeva di scrivere messaggi perché non aveva la forza di parlare - racconta Luciano - tutti la amavano, le volevano bene era estroversa e piena di vita, amava ballare i balli cubani, organizzava cene, serate e aperitivi e aveva un gatto che amava come se fosse suo figlio. Sono orgoglioso di lei, quasi mi solleva sentir parlare così bene di lei, ma poi a casa andiamo in crisi.  Non sono stato un padre affettuoso e ora me ne pento. Non ho neanche il coraggio di guardare le sue foto». Luciano e Marisa non sanno ancora cosa dovranno fare con la salma della loro figlia. Attendono la cartella clinica e dovranno occuparsi degli aspetti burocratici, il mutuo della casa, le bollette, il gatto, il lavoro. 

IL DOLORE DEGLI AMICI
Arianna era una grande appassionata di ballo e di feste. Animazioni, Kizomba: nel suo ambiente, la notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno. E poi gli amici di sempre, di oggi e di ieri. «Era una ragazza così piena di vita - commenta un'amica di famiglia - che tragedia immensa, siamo tutti senza parole». A Murano la conoscevano tutti, soprattutto per la sua energia e per la simpatia travolgente, un aspetto del carattere di Arianna che non poteva passare inosservato. «Amica mia, ti ricorderò per sempre - dice in un post Filippo Lazzarini, volontario della protezione civile di Venezia - ora è toccato anche a me perdere qualcuno di caro a causa di questa epidemia. Arianna con te abbiamo perso una battaglia, ma per te vinceremo questa guerra».
 
Manuela Lamberti
Davide Tamiello

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