Mestre, la Casa di riposo
fa aumentare il numero dei contagi

Giovedì 6 Agosto 2020 di Alvise Sperandio
L'antica Scuola dei Battuti
 Tre nuovi casi “indice” nel Veneziano e altri 15 contagiati alla casa di riposo Antica Scuola dei Battuti. Giornata nera, nerissima, ieri per la diffusione in città e in provincia del Covid-19, con un aumento dei contagi che così non si registrava da tempo. 
I NUOVI CASI
Venti, i casi in più registrati in tutto, di cui 16 nell’Ulss 3 Serenissima e gli altri 4 all’Ulss del Veneto orientale. I 16 sono così suddivisi: tre “casi indice” - ovvero nuovi infetti originari - e 13 “contatti”, persone cioè che hanno contratto il virus perché hanno frequentato da vicino chi era già stato contagiato. Dei tre casi indice, dall’azienda sanitaria fanno sapere che una è una “badante” moldava di rientro dal Paese d’origine, trovata positiva dopo essersi sottoposta al tampone che è obbligatorio al ritorno dall’estero. Sugli altri due, invece, vige il più stretto riserbo. I due consueti bollettini giornalieri di Azienda Zero hanno registrato al mattino +7 e al pomeriggio +13 sul delta di crescita dei casi positivi. Numeri che preoccupano. 
LA CASA DI RIPOSO
In particolare, è stato un mercoledì nero alla casa di riposo Antica Scuola dei Battuti di via Spalti dove il numero delle persone infette è cresciuto nell’arco di 24 ore. Martedì, infatti, i contagiati conclamati erano 22: 16 ospiti, 5 operatori sanitari e un infermiere. Con ieri i casi sono saliti a 36: 13 ospiti e 2 dipendenti. In totale, perciò, 28 ospiti e 8 dipendenti. «Gli altri anziani – spiegano Andrea Zampieri, direttore della struttura, e Gianangelo Favaretto, direttore dell’area socio sanitaria dell’Ipav presieduta da Luigi Polesel – sono stati riscontrati a seguito di ulteriori analisi effettuate già dopo il primo giro di screening condotto su tutte le 680 persone, tra dipendenti e ospiti, che gravitano nel complesso. Queste analisi hanno riguardato soggetti che presentavano una sintomatologia compatibile o indicativa di una possibile infezione, ad esempio una febbricola o qualche indizio di difficoltà respiratorie. Nel contempo, sono risultati positivi altri due dipendenti, in aggiunta ai sei già individuati: tutti e otto adesso si trovano in isolamento domiciliare fiduciario, al momento asintomatici». 
TAMPONI
Cinque ospiti – da ricordare che gli anziani accolti ai Battuti sono tutti non autosufficienti – sono ricoverati al Covid Hospital di Dolo, per fortuna non in Rianimazione (nell’ospedale i ricoverati sono ora in tutto 7, uno in meno dell’altro ieri). Nella casa di riposo ieri è iniziato il secondo giro di tamponi: ne sono stati effettuati 424, per la precisione a 261 ospiti e 163 dipendenti, velocizzati grazie all’impiego di quattro medici distaccati dall’Ulss nell’ambito del gruppo di lavoro del Servizio d’igiene e sanità pubblica che si è incardinato alla notizia dello scoppio del focolaio nella struttura. Gli altri che mancano, per arrivare a 680, saranno svolti tra oggi e domani; di anziani ne manca ancora una settantina.«“Siamo stati a lungo Covid free – aggiungono Zampieri e Favaretto – poi è arrivata l’infezione ed è normale che adesso siamo preoccupati per l’evolversi della situazione. Noi ce la stiamo mettendo tutta. È logico temere che dagli esiti del secondo screening possano emergere delle altre positività». I 23 ospiti positivi che non necessitano di ricovero ospedaliero, sono isolati in due nuclei, uno da 11, l’altro da 12 posti letto, assistiti con tutte le precauzioni del caso. «L’Ulss 3 – viene comunicato dall’azienda sanitaria – sta gestendo con grande prudenza, attenzione e puntualità ogni nuovo caso di positività emerso. I casi indice sono stati rilevati attraverso la scrupolosa campagna di screening in corso di svolgimento». 
A sera, tirate le somme, il bollettino di Azienda Zero parlava di 2.891 casi complessivi dall’inizio della pandemia con tampone positivo in tutto il veneziano; 171 attualmente positivi; 309 decessi; 2.411 guariti. 
Ultimo aggiornamento: 20 Agosto, 10:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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