PALERMO - I carabinieri della compagnia di Alcamo (Tp) hanno dato esecuzione a un'ordinanza cautelare nei confronti di 14 persone accusate a vario titolo di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio e traffico di influenze illecite. Una è finita in carcere, 3 ai domiciliari e 10 sono sottoposte all'obbligo di dimora. L'indagine riguarda presunte irregolarità nei concorsi in polizia e nei vigili del fuoco.
Concorsi truccati
Secondo la ricostruzione degli inquirenti uno degli indagati sfruttando le proprie conoscenze all'interno delle amministrazioni pubbliche e la sua nomina in una sottocommissione di esame si sarebbe impegnato a sponsorizzare alcuni partecipanti a concorsi pubblici. Se poi il candidato avesse vinto il concorso avrebbe dovuto pagare. Ad Alcamo c'era una scuola di preparazione per concorsi. Tra i soggetti coinvolti ci sarebbero 10 dipendenti della Polizia e dei Vigili del Fuoco. Le indagini sono partite da una serie di esposti dei sindacati di base dei vigili del fuoco. Gli investigatori hanno accertato la presenza nella graduatoria finale di approvazione dei risultati del concorso per vigili del fuoco di tutti i nominativi riportati nell'elenco sequestrato a casa di uno degli indagati. Insomma: bastava pagare per essere sicuri di vincere.
Chi sono gli arrestati
In carcere è finito Giuseppe Pipitone, 54 anni, di Alcamo. Agli arresti domiciliari Vincenzo Faraci, 47 anni di Alcamo, rintracciato a Dolo (Venezia); Filippo Alessandro Lupo, originario di Marettimo, 59 anni, Francesco Renda, di Alcamo, 26 anni. Obbligo di dimora per Vittorio Costantino, di Palermo, 53 anni, e per gli alcamesi Roberto Di Gaetano, 21 anni, Mauro Parrino, 29 anni, Antonino Pirrone, 24 anni, Davide Castrogiovanni, 26 anni, Silvia Pisciotta, di Erice, 31 anni, Giacomo Rizzotto, di Salemi, 29 anni, Mattia Turin, di Dolo (Venezia), 26 anni, Andrea Doretto, di San Donà di Piave ( Venezia), 31 anni, Alessio La Colla, di Alcamo, 28 anni.
Chi è la mente
Sarebbe Giuseppe Pipitone, direttore ginnico sportivo dei Vigili del Fuoco, attualmente in servizio presso il Comando del Corpo di Catania, la mente dell'organizzazione che, in cambio di mazzette, faceva vincere a candidati compiacenti il concorso nei vigili del fuoco. Pipitone è stato arrestato oggi. Durante una perquisizione effettuata nel suo garage, nascosta sotto alcune uniformi, è stata trovata una busta gialla con all'interno denaro contante per circa 7200 euro e un foglio di carta con scritto «Elenco discenti (Pipitone)», che, per gli inquirenti, sarebbe stato una sorta di promemoria, con accanto a ciascun nominativo gli importi di denaro versati.
Le intercettazioni
Da intercettazioni delle telefonate di Pipitone con il fratello viene fuori il tentativo di far sparire le prove della corruzione. « Veloce, vai a casa dalla mamma, prendi le chiavi, veloce però veloce... veloce.... », diceva al familiare. «Entrando nel garage dove ci sono le divise appese...- proseguiva - C'è uno scatolo che ci sono cose di plastica trasparenti e sotto c'è una busta. Prendila e te la porti».