MESTRE - Coltello e minacce. La si potrebbe definire la rapina, tentata, dell’Epifania. È andata in scena l’altra sera in via Wolf Ferrari a Mestre. E se non fosse stato per l’intervento di un residente che, attirato dalle urla disperate della vittima, ha allertato immediatamente il 113, e dalla tempestività dell’arrivo della Volante le conseguenze potevano davvero essere ben più gravi.
La donna, sotto choc, racconterà agli agenti che si trattava di ragazzi tra i venti e i venticinque anni italiani, secondo lei con accento locale, dalla corporatura atletica. A farle impressione il coltello brandito che avrebbe descritto come di grosse dimensioni.
Dai ladri di biciclette ai ladri di monopattini? Sembrerebbe proprio così da quanto accaduto nel tardo pomeriggio di ieri in Riviera Marco Polo in centro a Mestre. Sull’episodio sono in corso le indagini sempre degli agenti delle Volanti accorsi sul posto una volta ricevuta la segnalazione attorno alle 17.30. Una vicenda che coinvolge due minorenni: un sedicenne mestrino, il derubato, e un diciassettenne di origini senegalesi, il presunto “rapinatore”. Secondo quanto dichiarato infatti dal proprietario del mezzo, il ragazzo di colore gli avrebbe strappato di mano il monopattino facendolo cadere, per poi fuggire. Percorse qualche centinaia di metri visto che era inseguito sia dal 16enne che da suo fratello maggiorenne ha deciso di mollare il “bottino”, abbandonandolo in strada e dandosela a gambe. Il fuggitivo è stato rintracciato poco dopo dai poliziotti che lo hanno fermato sulla base della corrispondenza alla descrizione fornita dalla stessa vittima che lo ha riconosciuto senza ombra di dubbio.
Il 17enne è stato quindi accompagnato in questura per l’identificazione e per chiarire una volta per tutte i contorni della vicenda: si tratta di un giovane incensurato e che finora non ha mai dato problema alcuno ai genitori convocati pure loro a Santa Chiara.