Pubblica amministrazione, l'allarme della Cgia: «Sprechi e inefficienze sono pari al Pil del Nordest, 225 miliardi all’anno»

Sabato 1 Aprile 2023 di Redazione web
L'allarme della Cgia: «Sprechi e inefficienze nella Pa sono pari al pil del Nordest»

VENEZIA - L'allarme della Cgia: «Sprechi e inefficienze nella Pubblica amministrazione sono pari al pil del Nordest». In una nota, la Cgia ha denunciato il cattivo funzionamento della macchina pubblica che graverebbe sulle famiglie e sulle imprese italiane per almeno 225 miliardi di euro all’anno.

Un importo praticamente pari al Pil “generato” nel 2021 da tre regioni del Nordest: Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.

Si legge nella nota: «Purtroppo, le regole tortuose e complicate della nostra burocrazia statale, i mancati pagamenti della Pubblica Amministrazione (PA), la lentezza della giustizia civile, lo spaventoso deficit infrastrutturale, gli sprechi nella sanità e nel trasporto pubblico locale sono da tempo una spina nel fianco dell’economia del nostro Paese. Sebbene non sia per nulla facile misurare gli effetti economici di queste criticità, l’Ufficio studi della Cgia ha provato comunque a stimarli, arrivando alla conclusione che dovrebbero cubare oltre 11 punti di Pil all’anno, ovvero attorno ai 225 miliardi di euro. Sebbene sia sempre sbagliato generalizzare, visto che anche la nostra PA può contare su punte di eccellenza centrali e locali che ci sono invidiate in molti paesi europei, gli sprechi, gli sperperi e le inefficienze presenti nella nostra burocrazia pubblica sono una amara realtà che, purtroppo, hanno e continuano a ostacolare la modernizzazione del Paese».

In Veneto PA efficiente

Su 208 regioni europee monitorate nel 2021 dall’Università di Göteborg, la prima realtà italiana la scorgiamo al 100° posto ed è la Provincia Autonoma di Trento. Seguono al 104° le strutture pubbliche presenti nel Friuli Venezia Giulia, al 109° quelle in Veneto e al 117° quelle insediate nella Provincia di Bolzano. Stiamo parlando dell’indice europeo sulla qualità istituzionale che tiene conto della percezione, da parte dei cittadini, della della qualità, dell’imparzialità e della corruzione della Pa presente in un determinata area regionale. «Insomma - si legge nella nota - in Italia il Nordest svetta per efficienza, anche se nel confronto con le aree regionali più avanzate d’Europa scontiamo ancora un grave ritardo. Sconsolante è la situazione che emerge dalla lettura dei riferiti alle nostre regioni del Sud. Delle ultime 20 posizioni di questa graduatoria europea, ben 5 sono occupate dalle nostre regioni del Mezzogiorno: la Puglia è al 190° posto, la Sicilia al 191°, la Basilicata al 196°, la Campania al 206° e la Calabria, penultima a livello europeo, al 207° posto1 (vedi Tab 1). Nelle prime cinque posizioni della graduatoria europea scorgiamo le regioni di Åland (Finlandia), Midtjylland (Danimarca), Friesland (Paesi Bassi), Nordjylland (Danimarca) e Småland med öarna (Svezia). Chiudono la classifica, invece, Severoiztochen (Bulgaria), Sud-Est (Romania), Nord-Est (Romania), Yugozapaden (Bulgaria), Campania e Calabria. Maglia nera d’Europa, infine, è la regione di Bucaresti-Ilfov (Romania)».

Ultimo aggiornamento: 11:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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