CAVARZERE - Una strada pubblica realizzata su suolo formalmente privato e i proprietari di quel sedime che pagano le tasse al posto del Comune: un paradosso che dura da oltre 20 anni e che, forse, ora verrà risolto. È una delle tante piccole storie che danno il senso di come, negli anni, si sia scavato un solco tra gli amministratori della cosa pubblica e gli amministrati.
LA BEFFA
Tutto bene, dunque? Macché, perché il Comune si dimenticò, allora e per i vent'anni successivi, di registrare il passaggio di proprietà, cosicché i donatori hanno continuato a pagare, su quei mappali ceduti e mai più da loro utilizzati, le tasse del Consorzio di bonifica. Quasi sempre pochi euro, su cartelle che comprendevano appezzamenti ben più vasti, per cui quasi nessuno se ne era reso conto, credendo, dopo la firma in municipio, che tutto fosse sistemato. Qualcuno degli interessati, invece, era consapevole dell'incompiutezza dell'atto e si era pure rivolto alle successive amministrazioni, ma non aveva ottenuto altro che vaghe promesse di esaminare il problema. Alcune settimane fa, però, l'annosa questione è stata riproposta al consigliere Andrea Fumana (Sinistra italiana) il quale, dopo aver raccolto dai privati (in municipio, a quanto pare, non c'è più nulla) tutta la documentazione necessaria, ha preparato un'interrogazione, con la quale chiede all'attuale Amministrazione (il cui vice sindaco, Pier Luigi Parisotto, era sindaco all'epoca) «se intenda sanare, quanto prima, questa mancanza dell'atto pubblico di acquisizione» che ha penalizzato numerose famiglie.
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