Rapina a Cavallino-Treporti, la rabbia della famiglia Biondo per la scarcerazione: «Siamo giù di morale, Alberto è ancora ricoverato»

Venerdì 23 Febbraio 2024 di Giuseppe Babbo
Rapina a Cavallino-Treporti, la rabbia della famiglia Biondo per la scarcerazione: «Siamo giù di morale, Alberto è ancora ricoverato»

CAVALLINO-TREPORTI«Questa è una notizia che non ci aspettavamo e che non ci rende felici, ma vogliamo essere comunque ottimisti: la giustizia farà il suo corso». Le parole sono pesate una ad una nel tentativo di trattenere delusione e insoddisfazione. A parlare è il sindaco Roberta Nesto, dopo che ieri sera nel litorale è piombata la notizia del ritorno in libertà di Sandro Levak. Per il 55enne, il gip ha confermato l’arresto, stabilendo che le esigenze cautelari nei confronti dell’uomo possano essere soddisfatte da una misura non detentiva, ovvero con l’obbligo di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria. «Inutile negarlo – dice subito la prima cittadina – questa decisione non ci rende felici. Non è mia abitudine sindacare l’operato dei giudici e non voglio farlo ora, ma onestamente non sono contenta. Detto questo, voglio essere altrettanto schietta: sono sicura che la giustizia farà il suo corso, le persone coinvolte nella rapina saranno tutte assicurate alla giustizia. In questo senso vale la pena ricordare il gran lavoro degli investigatori che da domenica sera stanno indagando senza sosta». Nesto ha poi ribadito l’impegno dell’ente per quanto riguarda la sicurezza pubblica: «Abbiamo potenziato il numero delle telecamere di videosorveglianza comunale – aggiunge Roberta Nesto – che oggi sono una sessantina, molte ad alta tecnologia in grado di riprendere certi particolari anche nelle ore notturne, oltretutto con un sistema collegato direttamente alla caserma dei Carabinieri. Ed è ovvio che questo non ci basta e che continueremo a potenziare il sistema di videosorveglianza, ma se gli enti locali fanno la loro parte e le forze dell’ordine, che ringraziamo, fanno il loro lavoro, ci aspettiamo che anche gli altri soggetti coinvolti nella sicurezza facciano altrettanto. Ciò detto, lo ribadisco: sono sicura che la giustizia farà il suo corso». La stessa sindaca, da domenica sera in stretto contatto con la famiglia Biondo, ieri sera ha contattato i famigliari di Alberto Biondo, il 34enne che ricoverato in ospedale dopo essere stato colpito alla gamba sinistra da un colpo di pistola, dichiarando la vicinanza dell’intero Comune.

LA FAMIGLIA BIONDO

Poca, comprensibilmente, ieri la voglia di parlare degli stessi famigliari. «Siamo sempre molto giù di morale», si è limitato a spiegare Gianmarco Biondo, fratello di Alberto che poi ha aggiunto il pensiero rivolto al fratello: «Alberto è stabile, è sempre per ricoverato all’ospedale di San Donà. Il secondo intervento per ricomporre le due fratture verrà fatto la prossima settimana per evitare ulteriori rischi». Mercoledì scorso, quando era emersa la notizia del fermo del 55enne, la stessa famiglia Biondo, aveva spiegato di sentirsi almeno in parte sollevati pur confidando di vivere nella paura da domenica sera, tanto da faticare a dormire e spaventarsi per ogni minimo rumore sentito dentro casa. Proprio qui del resto, domenica sera, attorno alle 18.35, hanno fatto irruzione tre banditi con il volto coperto da dei passamontagna e armati di pistole. Prima hanno bloccato i nonni di 83 e 80 anni, poi hanno avuto una colluttazione con il papà Maurizio e successivamente con Alberto, appunto ferito ad una colpo di pistola. Ed è per tutto questo che ieri sera, la notizia della scarcerazione del 55enne, ha suscitato un forte sgomento in tutta Cavallino-Treporti, in particolare a Ca’ Ballarin dove vive la famiglia Biondo e dove la comunità è molto provata da quanto successo: «Quella dei giudici - è il commento raccolto tra gli abitanti della frazione – appare come una decisione che rischia di far perdere fiducia nella giustizia. Inutile esaltare e ringraziare le forze dell’ordine per il loro lavoro encomiabile nel garantire la sicurezza, se poi a questo non fa seguito una pena certa».

Ultimo aggiornamento: 17:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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