Morti sotto la valanga, il papà di Gabriele in lacrime: «Amava la montagna ma era sempre prudente. Con noi aveva un legame unico»

Lunedì 27 Marzo 2023 di Giuseppe Babbo
Morti sotto la valanga, il papà di Gabriele in lacrime: «Amava la montagna, ma era sempre prudente. Con noi un legame unico»

CAVALLINO TREPORTI - L'epicentro del dolore per la scomparsa di Gabriele Costantini e Solveiga Kemzuraite, è la palazzina a tre piani che si trova a metà di via Delle Batterie, la strada dei campeggi che scorre parallela a via Fausta. È qui, in appartamento che si trova al primo piano, che vivono i genitori del 50enne.

Un ragazzo d'oro, come ieri hanno ripetuto tutti a Cavallino Treporti, giusto per marcare una tragedia che ha sconvolto l'intera comunità. Ieri mattina, attorno a mezzogiorno, i carabinieri della stazione si sono recati nell'appartamento dove vivono i genitori di Gabriele: agli uomini dell'Arma è spettato il triste compito di avvisarli di quanto accaduto in Valle Aurina, ovvero di come il loro figlio e la sua compagna, il giorno prima siano stati travolti da una slavina durante un'escursione in montagna. Gli stessi militari, poco dopo, non senza qualche iniziale e peraltro comprensibile difficoltà, sono riusciti a raggiungere i famigliari di Solveiga in Lituania e informarli di quanto accaduto, visto che la ragazza si era trasferita da sola a Cavallino Treporti, dove aveva deciso di costruirsi il proprio futuro assieme a Gabriele. I due sono rimasti uniti fino all'ultimo istante della loro vita, morti assieme, a pochissima distanza l'uno dall'altra, sotto la neve che tanto adoravano e che volevano ammirare prima di rituffarsi nel lavoro estivo.

LA NOTIZIA

Dopo mezzogiorno la voce di quanto accaduto si è diffusa rapidamente ovunque. Nella casa di via Della Batterie si è precipitata la sorella di Gabriele, con il marito, per cercare di dare conforto ai genitori. Per lo stesso motivo per tutto il giorno nello stesso appartamento sono arrivati gli amici di famiglia, che si sono stretti attorno ai due anziani genitori e alla sorella, cercando per quanto possibile di alleviare il tremendo dolore. «Quello che dicono di lui è vero dicono tra le lacrime i famigliari - Gabriele era un ragazzo fantastico, non c'è altro da dire». Appassionato di danza caraibica e di montagna, appena poteva si dedicava alle sue passioni». Esattamente come ha fatto in questo fine settimana, recandosi in Valle Aurina. «Ci aveva detto che andava in montagna, lui era prudente - aggiungono i famigliari Non sapevamo nulla di quanto accaduto, siamo stati informati dai carabinieri. Ora ci organizzeremo per il trasferimento delle salme, probabilmente alcuni di noi domani (oggi, ndr) andranno in Valle Aurina per compiere tutte le formalità del caso previste».
Difficile aggiungere altro, anche se le ultime parole prima di lasciare spazio alle lacrime sono tutte per il legame di Gabriele per i genitori e la mamma: «Aveva un legame unico e una forte sensibilità».

I VICINI

Sconvolti per l'accaduto anche i vicini di casa: «Abbiamo visto i Carabinieri suonare il campanello riferiscono e subito abbiamo capito che era accaduto qualcosa di brutto, ma non potevamo immaginare una simile tragedia». Anche in questo caso a essere evidenziato è il carattere molto sensibile di Gabriele: «Abitava nella zona di Lio Grando a Punta Sabbioni con la compagna aggiungono i vicini , ma cercava di non far mancare mai la presenza ai genitori. Amava la montagna, e la fidanzata lo seguiva spesso, erano molto affiati e soprattutto facevano sempre attenzione. Di lui poi va ricordata la competenza informatica e per la grafica: a livello professionale è nato in quel settore, aveva studiato e poi si era dato subito da fare. Non è un caso se ovunque abbia lavorato, anche in altri settori diversi rispetto a quello grafico, si è sempre fatto apprezzare».

Ultimo aggiornamento: 10:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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