Bara segata al funerale, la vedova
contro l'agenzia funebre

Venerdì 2 Maggio 2014 di Nicola De Rossi
Bara segata al funerale, la vedova contro l'agenzia funebre
12
MARTELLAGO - Ha destato scalpore la vicenda della bara segata perché non entrava nel loculo: il video della tumulazione choc, sabato in cimitero a Martellago, filmata dai familiari del defunto, è molto cliccato sul sito del Gazzettino con commenti sdegnati. Anche il sindaco ieri ha seguito il caso.



«Sentirò l'agenzia di pompe funebri e la cooperativa che cura i cimiteri per capire» ha spiegato Monica Barbiero che ha comunque chiamato la vedova di Renzo Favaro, che risiede a Martellago. «Mi dispiace sia accaduto un tale episodio, su un aspetto così delicato come l'addio a un proprio caro, nel nostro Comune, che oltre a garantire l'inumazione nei campi comuni, ha predisposto loculi di dimensioni maggiori dello standard proprio per prevenire fatti simili» ha aggiunto, declinando ogni responsabilità.



Sotto accusa dunque il custode del camposanto, che avrebbe insistito per rifilare la bara davanti ai parenti anziché in disparte, e soprattutto l'impresa di onoranze funebri per non aver verificato la compatibilità di quella bara fuori misura, consigliata ai parenti per la taglia robusta del defunto, con il foro del loculo. Impresa che si è giustificata minimizzando il fatto, chiarendo che non è la prima volta, e con i tempi stretti avuti per organizzare il funerale: da giovedì a sabato, con il 25 aprile di mezzo.



Ma la moglie, Jonica Piccolo, rincara la dose: «Una vergogna: un'agenzia deve sapere le misure dei loculi, specie se consegna una bara extralarge, e non possono dirmi che non ho esperienza di funerali e che hanno avuto solo due giorni perché volevamo farlo sabato: sapendo questi problemi l'avremmo rimandato. E almeno ci avessero avvisati prima che occorreva tagliare. Hai perso tuo marito, lo stanno per tumulare, e all'improvviso vedi segare il cornicione della bara e staccarlo con mazza e martello, senza rispetto neanche per i morti. Sono rimasta sconvolta, come tutti coloro che erano al cimitero e non parlavano d'altro: mai vista una cosa simile» accusa la signora che si è rivolta a un legale.



«Valuteremo se fare causa. Sono rimasta anche senza lavoro, il funerale mi è costato una cifra e non è bello vedersi segare la bara già pagata e doversene portare a casa dei pezzi. Ma non è una questione di soldi ovviamente, quanto morale».

Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 01:47

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci