Missione con il baccalà per il campione Đjoković... ma lo chef viene bloccato alla frontiera

Martedì 27 Novembre 2018 di Elisio Trevisan
Missione con il baccalà per il campione Đjoković... ma lo chef viene bloccato alla frontiera
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L'hanno fermato alla frontiera tra Croazia e Serbia con un furgone stipato di stoccafisso, ingredienti vari e attrezzi da cucina. Gli hanno intimato di tornarsene in Italia perché pensavano volesse fare contrabbando ma quando ha mostrato l'invito di Nole, ovvero Novak Đjoković uno dei tennisti più forti della storia, si sono scusati e lo hanno fatto entrare in Serbia. Franco Favaretto, chef del locale Baccalà Divino di Mestre, era stato invitato nella casa-circolo tennistico della famiglia Đjoković a Belgrado per la festa della Slava, o del santo di famiglia, in questo caso San Michele, quindi il 21 novembre. È una delle feste religiose più importanti della Serbia, assieme al Natale e alla Pasqua, e si deve celebrare degnamente.
 
LA SPEDIZIONE
Assieme ad altri sei colleghi chef (cinque italiani e Ljubica Komlenic serba ma da vent'anni attiva in Italia), Favaretto doveva allestire il banchetto con otto specialità, e a lui naturalmente è spettato il compito di preparare il baccalà mantecato alla veneziana e con la ricetta moderna, piatto di cui Nole, nonostante per gli allenamenti sia costretto a una dieta vegetariana, va pazzo. Il baccalà alla veneziana è preparato con varie erbe (perché un tempo non c'erano modi di conservare lo stoccafisso evitando che puzzasse troppo), quello contemporaneo è senza, semplicemente bianco. Il fornitore della materia prima, Ermanno Tagliapietra, il più grande importatore italiano di stoccafisso che ha l'azienda a Mestre, ha riempito il furgone con i pesci più belli e Franco Favaretto è partito per il suo lungo viaggio attraverso un pezzo d'Europa: nessun problema per lui dato che, quale Ambasciatore per la cultura e diffusione dello stoccafisso nel mondo per la Norge (commissione norvegese per i prodotti ittici), si sposta sovente da un continente all'altro.

Nole, a lungo atteso, alla fine è arrivato e, anche se per pochi minuti, ha festeggiato la Slava con tutta la sua famiglia e le decine di guardie del corpo che hanno messo in sicurezza il complesso, e naturalmente uno dei pochi piatti che ha mangiato è stato il baccalà Divino. 
Ultimo aggiornamento: 28 Novembre, 13:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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