MESTRE - Una ragazzina di 15 anni guida un gruppetto di adolescenti che vive nel quartiere. Alta, riccia, grassottella. Anche carina, ma con i 15 anni portati già male e una gran cattiveria in corpo. È lei la capobanda di una gang di ragazze e ragazzi che si ritrova ogni pomeriggio ad Altobello, in quella mini-darsena che il Comune ha realizzato in testata del Canal Salso. E là passano le ore a fumare e chiacchierare, a giocare con i telefonini e a bere, come fanno più o meno gli adolescenti di tutto il mondo.
Ma quando la noia prende il sopravvento – cioè ogni giorno, appena inizia a fare buio – i ragazzi si scatenano. Incitati da lei, la quindicenne, che dà il cattivo esempio ai coetanei, spaccano tutto quel che trovano. E così dalle barche ormeggiate in Canal Salso sta sparendo di tutto, dalle batterie agli estintori, dai giubbotti salvagente fino ai piatti e ai fornelli. Tutto quello che viene portato via dalle barche probabilmente viene venduto o regalato o buttato via. E ormai non si contano gli episodi di vandalismo che dal Canal Salso stanno interessando anche la zona di via Milano e piazzale Madonna Pellegrina.
I ragazzini prendono di mira le panchine di legno, le aiuole, i cartelli stradali. Tutto viene "massacrato" e se qualcuno che vede la banda in azione ha il coraggio di dire qualcosa, ecco le minacce della leader. La banda di baby bulli – una delle tante in questa città – conta una dozzina di aderenti, quasi tutti maschi, "governati" da questa ragazzina nata nel 2000. Vivono tutti tra via Milano ed Altobello, sono tutti italiani e si divertono a terrorizzare. L’altro giorno, ultimo di una serie, hanno minacciato una donna che chiedeva loro di non sporcare la darsena. Forse basterebbe che la polizia facesse un "passaggio", prendesse giù due nomi, tanto per vedere se i ragazzini prendono paura e si calmano. Altrimenti a qualcuno tra quelli che abitano ad Altobello potrebbero saltare i nervi e lì c’è un sacco di gente che non è "farina da far ostie".
Ultimo aggiornamento: 12:27
Ma quando la noia prende il sopravvento – cioè ogni giorno, appena inizia a fare buio – i ragazzi si scatenano. Incitati da lei, la quindicenne, che dà il cattivo esempio ai coetanei, spaccano tutto quel che trovano. E così dalle barche ormeggiate in Canal Salso sta sparendo di tutto, dalle batterie agli estintori, dai giubbotti salvagente fino ai piatti e ai fornelli. Tutto quello che viene portato via dalle barche probabilmente viene venduto o regalato o buttato via. E ormai non si contano gli episodi di vandalismo che dal Canal Salso stanno interessando anche la zona di via Milano e piazzale Madonna Pellegrina.
I ragazzini prendono di mira le panchine di legno, le aiuole, i cartelli stradali. Tutto viene "massacrato" e se qualcuno che vede la banda in azione ha il coraggio di dire qualcosa, ecco le minacce della leader. La banda di baby bulli – una delle tante in questa città – conta una dozzina di aderenti, quasi tutti maschi, "governati" da questa ragazzina nata nel 2000. Vivono tutti tra via Milano ed Altobello, sono tutti italiani e si divertono a terrorizzare. L’altro giorno, ultimo di una serie, hanno minacciato una donna che chiedeva loro di non sporcare la darsena. Forse basterebbe che la polizia facesse un "passaggio", prendesse giù due nomi, tanto per vedere se i ragazzini prendono paura e si calmano. Altrimenti a qualcuno tra quelli che abitano ad Altobello potrebbero saltare i nervi e lì c’è un sacco di gente che non è "farina da far ostie".
