Auto in corsa centrata da un proiettile, conducente ferito all'addome

Domenica 27 Dicembre 2020 di Monica Andolfatto
Auto in corsa centrata da un proiettile, conducente ferito all'addome
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MIRA - Una pallottola sfonda il parabrezza dell’auto che sta guidando e lo colpisce all’addome: ad attutire il colpo l’impatto col il vetro e con la pesante giacca a vento indossata.
Santo Stefano di paura per un 57enne, portuale in pensione, residente a Dolo. Arturo Masiero è ancora sotto choc nel raccontare incredulo quanto gli è successo ieri pomeriggio, attorno alle tre e mezza, sul tragitto verso Mira. Era al volante della Yaris della moglie quando, in via Fornace in un tratto con poche case, ha sentito un botto terribile e poi un forte dolore alla pancia.
«Mi sono premuto il ventre, quasi un riflesso condizionato e ho sentito un oggetto, sembrava un pezzo di plastica poi mi sono reso conto che era un proiettile e ho visto il foro sul lato sinistro superiore del vetro. Mi si è gelato il sangue nelle vene. Ho accostato e ho guardato se c’era qualcuno nelle vicinanze o delle abitazioni. Allora ho deciso di andare subito dai carabinieri di Mira e ho fatto denuncia. Sono stati loro a darmi la conferma che si trattava proprio di un’ogiva. Io non mi intendo di fucili, né di caccia. Dicono sia una munizione che si utilizza per abbattere i cinghiali e comunque l’hanno sequestrata. Mi hanno chiesto anche di mostrare il segno che mi ha lasciato sulla pelle: dove sono stato colpito ho un leggero rossore di quello che precede un classico livido. Al pronto soccorso non sono voluto andare perché di questi tempi è meglio stare lontani dagli ospedali e in ogni caso me la sono cavata tutto sommato bene e non era il caso di impegnare con me il personale sanitario già sotto stress. Ho il danno da riparare ma almeno non sono stato ferito o peggio».
Masiero non trova pace e continua: «Spero solo che trovino sto disgraziato che non trova di meglio che sparare così a caso.

Lì vicino c’è una pista ciclabile dove la gente va a pedalare e anche a correre, pure ragazzi e bambini». L’uomo stava andando a far visita alla madre 93enne: «Per fortuna vado sempre piano perché altrimenti dallo spavento potevo anche sbandare. Stavo procedendo verso via del Lavoro in direzione del centro di Mira, ed ero all’altezza della curva a gomito subito dopo la rotonda». Secondo gli uomini del comandante Massimo Andreozzi, il proiettile è stato esploso in aria o da una doppietta o da una pistola magnum con gittata fino a 300 metri e ha centrato l’auto nella ricaduta a terra. Le ricerche in zona sono scattate immediatamente e sono stati ascoltati alcuni residenti che hanno confermato che da circa un’ora sentivano dei rumori sordi, pensando però a dei petardi e non certo a qualcuno che si divertiva a sparare in aria. Una cosa è certa: se quel proiettile pur precipitando dall’alto avesse colpito qualcuno a piedi o in bici poteva anche uccidere.

Ultimo aggiornamento: 28 Dicembre, 11:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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