Venezia. Costi in aumento, rischio stangata nelle Rsa: possibili rincari fino a 1.800 euro a persona

Lunedì 4 Dicembre 2023 di Alvise Sperandio
Costi in aumento, rischio stangata nelle Rsa: possibili rincari fino a 1.800 euro a persona

VENEZIA - C’è un timore che aleggia sui familiari degli oltre 5mila anziani non autosufficienti accolti nelle 46 case di riposo attive in provincia di Venezia: che il nuovo anno porti in serbo un aumento consistente delle rette per i propri congiunti ricoverati, come d’altronde è sempre successo negli ultimi anni con l’arrivo del primo di gennaio.
Che il costo sia destinato a essere rintoccato all’insù è praticamente certo, dappertutto: chi più e chi meno. 

LO SCENARIO

La partita, piuttosto, sta nel “quantum” perché un conto è che si parli di 5 o 6 euro al giorno a persona, un altro che si stia nell’ordine di 1, massimo 2 euro: fatti due conti a fine mese e a fine anno la differenza si fa sostanziale. Le famiglie sono preoccupate dalla possibile stangata. Dal canto sua l’Uripa, che sta per Unione regionale delle istituzioni e iniziative pubbliche e private di assistenza agli anziani, proprio nei giorni scorsi ha tenuto la sua assemblea annuale a Isola della Scala (Verona) dove il presidente Roberto Volpe ha fornito la fotografia della situazione. 
«Siamo in attesa di capire cosa succederà – conferma Volpe – Alla Regione abbiamo spiegato che è necessario aggiungere delle risorse al fondo per la non autosufficienza, per quanto riguarda la voce “anziani”, e siamo fiduciosi che la richiesta possa ricevere riscontro. A livello matematico ci vorrebbero 100 milioni in più rispetto ai 772 già finanziati, di cui due terzi sono per la terza e la quarta età, perché l’aumento delle rette fosse scongiurato. Realisticamente sappiamo che questo non sarà possibile, ma l’auspicio è che ci sia un intervento tale da poter ridurre al minimo l’incremento».
«Sono certo –prosegue Volpe – che i nostri interlocutori abbiano capito come stanno le cose.

Speriamo, dunque, in buone notizie a breve». 

I NUMERI

Nel Veneziano, si diceva, ci sono 46 Rsa: 33 sono nel territorio dell’Ulss 3 Serenissima (Venezia-Mestre, Dolo-Mirano e Chioggia), per 3.939 ospiti; 13 afferiscono, invece, all’Ulss 4 Veneto orientale (San Donà e Portogruaro), per 1.351 ospiti. In Veneto le strutture sono in tutto 350 per un totale di 33mila posti letto. L’aumento delle rette sarà determinato dal rincaro delle materie prime e dei costi energetici, oltre che dall’adeguamento degli stipendi rivisti per larga parte del personale in servizio. In questo momento un anziano non autosufficiente accolto con impegnativa costa tra i 55 e i 58 euro al giorno; senza impegnativa si sale a 70-90 euro. L’incremento atteso è nella misura del 10%, ma la trattativa è aperta e approssimandosi la fine dell’anno, si attende il momento delle decisioni. «I 100 milioni che abbiamo indicato è la cifra ideale – spiega Volpe – di cui almeno la metà servono per 2.700 nuove quote sanitarie. Non dobbiamo, infatti, dimenticare che lo scenario demografico da un anno per l’altro è in continua evoluzione: avremo sempre più vecchi e grandi vecchi, cui corrisponde un delta in più di non autosufficienti. Se quest’anno gli ultra 80anni in Veneto sono 370.500, nel 2050 saranno 640mila«. 
E poiché l’aumento della quantità di vita non equivale a una buona qualità della stessa e anzi, più passano gli anni e più si affacciano malattie e cronicità, le Rsa dovranno essere in grado di dare risposte, in un contesto in cui, di fatto, il settore pubblico fa fatica a tenere e il privato è in agguato, con già in mano la maggioranza dei posti letto disponibili. L’unica per i familiari è, dunque, aspettare, sperando di non trovare sotto l’albero cattive sorprese. Volpe è stato anche ascoltato in V Commissione consiliare della Regione e ha parlato chiaro: senza un adeguamento delle risorse pubbliche nel fondo, è necessario parlare chiaro ai congiunti degli anziani ricoverati. Si vocifera che nella peggiore delle ipotesi gli incrementi possano arrivare a 150 euro mensili e 1.800 all’anno. La palla è in mano alla Regione e a breve se ne dovrebbe sapere di più. 

Ultimo aggiornamento: 17:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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