MESTRE - La prossima settimana partirà una serie di gare d'appalto per ristrutturare cinque gruppi di alloggi popolari dell'Ater. Due milioni e mezzo di euro di investimento previsto, e in piccola parte già spesi, che si vanno ad aggiungere ai 3 milioni di euro per la rimessa a nuovo dei tre edifici gemelli di Favaro in via Monte Prabello che il Consiglio di amministrazione ha appena deliberato.
In tutto 5 milioni e mezzo di euro impegnati nel giro di una settimana.
Per il 2019 l'Ater di Venezia ha messo in campo 9 milioni e 990 mila euro destinati a interventi di manutenzione straordinaria ma se si va a vedere lo stato dei circa 10.800 alloggi che gestisce, ne servirebbero molti di più, anche perché l'80% è stato costruito prima degli anni Novanta e il 96% prima del 2000, e a Venezia centro storico le case sono state edificate tra la fine del 1800 e i primi del 1900; in genere, rispetto alle altre provincie, l'Ater veneziana ha il doppio di edifici costruiti prima degli anni Sessanta.
IL PIANOUn mutuo ipotecario, è l'idea, che permetta di affrontare le tante situazioni di crisi sparse nel territorio. «Siamo una delle Aziende territoriali per l'edilizia residenziale pubblica che non hanno un centesimo di debito, ma a che serve essere virtuosi se non si riesce a rispondere alle esigenze della popolazione?» afferma il presidente dell'Ater di Venezia Raffaele Speranzon.
Serve un piano straordinario, insomma, per affrontare tutte le situazioni di crisi da Venezia centro storico alle isole, fino alla terraferma e ai comuni della Città Metropolitana come Caorle, Chioggia o Portogruaro. «A Portogruaro, sì, dove siamo stati costretti ad evacuare un intero condominio in viale Venezia lo scorso marzo. Gli inquilini sono finiti in albergo e non sono stati felici e incolpano noi ma il palazzo era inagibile, aveva seri problemi statici, cosa potevamo fare? E questo dimostra una volta di più che le manutenzioni non sono solo una questione di soldi, tanti, da investire, ma anche di tempi. Nel senso che non possiamo attendere oltre per intervenire».
D'altro canto se si va a vedere nei particolari la mole degli interventi per i quali la prossima settimana partiranno le gare d'appalto, si fa presto a rendersi conto che queste cinque situazioni sono gli esempi di un campionario molto più vasto di complessi residenziali in tutto il territorio della Città metropolitana.
A VENEZIA E MESTRETra il 2016 e il 2017 sono stati svolti lavori per creare le fondamenta del palazzo alla Giudecca perché prima c'era solo un muro di cemento senza armatura: i lavori di rinforzo strutturale dell'edificio con 14 appartamenti sono costati circa 580 mila euro. La prossima gara d'appalto, che riguarda il secondo stralcio, è per la manutenzione straordinaria urgente per un costo totale di 586 mila e 244 euro (i costi complessivi sono sempre comprensivi della spesa per i lavori, dell'Iva, della progettazione, dei collaudi e delle certificazioni). In via Camporese a Mestre sono previsti interventi di manutenzione straordinaria ai tetti per rifare i manti di copertura di 5 fabbricati. La gara d'appalto è per 288 mila e 612 euro.
LO SFORZO A MIRAIn via Borromini ecco le opere di manutenzione straordinaria alle canne fumarie di un edificio con 48 alloggi per un importo totale di 250mila euro. Nell'ex abbazia ci sarà il recupero di un edificio con ristrutturazione di due alloggi Erp a completamento della sistemazione dell'ex Abbazia a Piazza Vecchia per una spesa di 196 mila e 271 euro. Appena tre anni fa l'Ater ha ristrutturato 22 alloggi tra quelli dell'ex scuola e dell'ex Abbazia.
CAORLE PIAZZA CLESSIDRASi è appena conclusa l'indagine di mercato per la manifestazione di interesse a partecipare all'affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria sulle parti comuni di un fabbricato con 24 alloggi Erp. A breve ci sarà la gara d'appalto: il primo stralcio da 136 mila e 748 euro riguarderà il rifacimento della copertura dell'edificio, mentre l'importo totale dei lavori è di 1 milione di euro e prevede la riqualificazione energetica dell'edificio con cappotto (isolamento termico) e serramenti.
Elisio Trevisan
© RIPRODUZIONE RISERVATA In tutto 5 milioni e mezzo di euro impegnati nel giro di una settimana.
Per il 2019 l'Ater di Venezia ha messo in campo 9 milioni e 990 mila euro destinati a interventi di manutenzione straordinaria ma se si va a vedere lo stato dei circa 10.800 alloggi che gestisce, ne servirebbero molti di più, anche perché l'80% è stato costruito prima degli anni Novanta e il 96% prima del 2000, e a Venezia centro storico le case sono state edificate tra la fine del 1800 e i primi del 1900; in genere, rispetto alle altre provincie, l'Ater veneziana ha il doppio di edifici costruiti prima degli anni Sessanta.
IL PIANOUn mutuo ipotecario, è l'idea, che permetta di affrontare le tante situazioni di crisi sparse nel territorio. «Siamo una delle Aziende territoriali per l'edilizia residenziale pubblica che non hanno un centesimo di debito, ma a che serve essere virtuosi se non si riesce a rispondere alle esigenze della popolazione?» afferma il presidente dell'Ater di Venezia Raffaele Speranzon.
Serve un piano straordinario, insomma, per affrontare tutte le situazioni di crisi da Venezia centro storico alle isole, fino alla terraferma e ai comuni della Città Metropolitana come Caorle, Chioggia o Portogruaro. «A Portogruaro, sì, dove siamo stati costretti ad evacuare un intero condominio in viale Venezia lo scorso marzo. Gli inquilini sono finiti in albergo e non sono stati felici e incolpano noi ma il palazzo era inagibile, aveva seri problemi statici, cosa potevamo fare? E questo dimostra una volta di più che le manutenzioni non sono solo una questione di soldi, tanti, da investire, ma anche di tempi. Nel senso che non possiamo attendere oltre per intervenire».
D'altro canto se si va a vedere nei particolari la mole degli interventi per i quali la prossima settimana partiranno le gare d'appalto, si fa presto a rendersi conto che queste cinque situazioni sono gli esempi di un campionario molto più vasto di complessi residenziali in tutto il territorio della Città metropolitana.
A VENEZIA E MESTRETra il 2016 e il 2017 sono stati svolti lavori per creare le fondamenta del palazzo alla Giudecca perché prima c'era solo un muro di cemento senza armatura: i lavori di rinforzo strutturale dell'edificio con 14 appartamenti sono costati circa 580 mila euro. La prossima gara d'appalto, che riguarda il secondo stralcio, è per la manutenzione straordinaria urgente per un costo totale di 586 mila e 244 euro (i costi complessivi sono sempre comprensivi della spesa per i lavori, dell'Iva, della progettazione, dei collaudi e delle certificazioni). In via Camporese a Mestre sono previsti interventi di manutenzione straordinaria ai tetti per rifare i manti di copertura di 5 fabbricati. La gara d'appalto è per 288 mila e 612 euro.
LO SFORZO A MIRAIn via Borromini ecco le opere di manutenzione straordinaria alle canne fumarie di un edificio con 48 alloggi per un importo totale di 250mila euro. Nell'ex abbazia ci sarà il recupero di un edificio con ristrutturazione di due alloggi Erp a completamento della sistemazione dell'ex Abbazia a Piazza Vecchia per una spesa di 196 mila e 271 euro. Appena tre anni fa l'Ater ha ristrutturato 22 alloggi tra quelli dell'ex scuola e dell'ex Abbazia.
CAORLE PIAZZA CLESSIDRASi è appena conclusa l'indagine di mercato per la manifestazione di interesse a partecipare all'affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria sulle parti comuni di un fabbricato con 24 alloggi Erp. A breve ci sarà la gara d'appalto: il primo stralcio da 136 mila e 748 euro riguarderà il rifacimento della copertura dell'edificio, mentre l'importo totale dei lavori è di 1 milione di euro e prevede la riqualificazione energetica dell'edificio con cappotto (isolamento termico) e serramenti.
Elisio Trevisan
