La corrida dei supplenti, assembramenti e proteste

Mercoledì 14 Ottobre 2020 di Melody Fusaro
Così si presentava ieri mattina l’esterno dell’Ufficio scolastico territoriale di via Muratori a Mestre

Chiamate lente, ritardi che si accumulano e gruppi di diversi turni che si accavallano peggiorando la situazione al punto da costringere i carabinieri a intervenire, per evitare assembramenti.

La storia di sempre, che si ripete ogni volta che le assegnazioni delle cattedre vengono fatte “in presenza”, si trasforma in un caos se riproposta in piena era Covid19, proprio nel giorno in cui un nuovo dpcm fa temere un’altra pandemia. Ieri a Mestre era il primo giorno del calendario della seconda convocazione per la stipula di contratti a tempo determinato su posti comuni e posti di sostegno. In sostanza, a essere stati convocati sono gli aspiranti supplenti di II fascia inclusi nelle Graduatorie provinciali delle supplenze (le nuove Gps introdotte quest’anno dal governo) di Venezia, che devono coprire oltre 200 posti ancora vacanti nelle scuole secondarie di primo e secondo grado di tutto il veneziano. Davanti alla sede di via Muratori si radunano quindi centinaia di persone e il clima è teso. E c’è chi, per un motivo o per un altro, arriva a chiamare i carabinieri. Una segnalazione parte per l’assembramento, inevitabile quando centinaia di insegnanti devono stare attenti alle chiamate del personale dell’Ufficio scolastico territoriale. Chiamate che vengono fatte rigorosamente a voce, senza uno schermo né un sistema di amplificazione. Se viene pronunciato il tuo nome e non lo senti, risulti assente e quindi rinunciatario. Inevitabile quindi che a ogni uscita del personale dell’Ust tutti provino ad avvicinarsi, ammassandosi. Hanno tutti la mascherina ma i numeri sono importanti e i carabinieri, intervenuti già dal mattino, sono costretti a richiamare all’ordine. Qualcun altro invece chiede l’intervento delle forze dell’ordine per contestare la mancanza di servizi igienici a disposizione degli insegnanti, costretti ad attendere ore senza spostarsi. Una situazione, quest’ultima, inaccettabile anche per i sindacati: «L’accesso al bagno della sede è inibito agli esterni - spiega Giovanni Giordano, segretario Snals Venezia - e questo è un problema. Chi attende, anche per ore, non può usarli ma allo stesso tempo non può assentarsi». E l’affluenza è intensa fin dal mattino. Alle 8.30 c’è la prima convocazione della classe di concorso di lettere per le scuole medie. Ci sono 75 posti da assegnare di cui 43 sono molto ambiti dai supplenti, perché garantiscono di lavorare fino al 31 agosto (le altre sono al 30 giugno o spezzoni) È stata quindi convocata tutta la graduatoria: «Forse un’esagerazione, perché ben presto i posti sono finiti ma era difficile fare scelte diverse - aggiunge Giordano -. Nei prossimi giorni arriveranno delle rinunce e bisognerà scorrere di nuovo la graduatoria e chi oggi risulta assente domani sarebbe considerato rinunciatario e quindi non potrebbe essere riconvocato. Una situazione che inevitabilmente ha creato un po’ di scontento». Dalle 13.30 scattano le convocazioni di educazione artistica ed educazione fisica per le scuole superiori. Solo per la prima sono state convocate altre 200 persone. Nel frattempo però non si sono concluse le operazioni del mattino e davanti alla sede si incontrano più gruppi. «Si andrà avanti così almeno fino al 19 ottobre, perché sono ancora moltissimi i posti da coprire - conclude il sindacalista -. E in particolare ci sarà un grande lavoro per i posti di sostegno, che sono i più numerosi. Non siamo messi bene, arriveranno rinunce e saranno necessarie nuove convocazioni. Avremo quindi la terza chiamata a copertura dei rinunciatari per passare infine alle graduatorie di istituto, che ancora non sono pronte. Il ministero diceva che il 14 settembre sarebbe stato tutto a posto e invece eccoci qua».

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