Anziana muore, il Tribunale impone all'Inps di pagare il Tfr alla badante

Domenica 13 Dicembre 2020 di Nicola Munaro
foto di repertorio

DOLO - A suo modo è una sentenza destinata a fare storia perché mai prima, in Italia, un giudice aveva condannato l'Inps a pagare il Tfr a una badante dopo che la sua assistita era morta e, data la totale indigenza e l'assenza di eredi da parte dell'anziana, la lavoratrice era rimasta senza quanto le spettava come fine del contratto. La condanna dell'Inps è invece arrivata nei giorni scorsi, firmata dal Tribunale del lavoro di Venezia dove il giudice Margherita Bortolaso ha accolto la tesi dell'avvocato Federico Veneri e ha stabilito che sia la sezione veneziana dell'Istituto di previdenza sociale a corrispondere alla badante, una donna dell'Est da anni in servizio domiciliare nel Veneziano, i quasi 10mila euro di Tfr che il magrissimo conto corrente della donna da lei seguita fino a poco prima non poteva garantirle.

La storia muove i primi passi nel novembre del 2017 quando muore l'anziana dolese che la donna aveva seguito nei suoi ultimi anni di vita.

Alla badante spetterebbe a questo punto un trattamento di fine rapporto data l'interruzione del contratto. Nessuno però è in grado di pagare quel Tfr sia per l'assenza di un conto in banca dell'anziana, sia per la mancanza di eredità e di eredi. A quel punto la lavoratrice si rivolge all'avvocato Federico Veneri che chiede allo stesso Istituto di previdenza di pagare il Tfr alla lavoratrice. La tesi del legale prende spunto da una legge del 1982 con la quale si istituiva all'Inps un Fondo di Garanzia del lavoratore, una sorta di cuscinetto economico: nel caso di accertata insolvenza del datore di lavoro, sarebbe stato l'Istituto a pagare il trattamento. È la stessa Inps però a sbarrare la prima delle strade tentate dal legale e dalla sua assistita, opponendosi all'istanza di pagamento. Inutile anche il decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Venezia con il quale si intimava all'Inps di pagare il Tfr: altra opposizione per una serie di mancanze di prove dell'indigenza della de cuius. L'unica strada rimasta era quindi quella del Tribunale del lavoro, il quale ha rigettato l'opposizione dell'Inps alla richiesta della donna, dando così il via libera al pagamento del Tfr con il Fondo di Garanzia e condannando l'Inps anche al pagamento delle spese legali della donna. Che riceverà il Tfr tra pochi giorni. «Ringrazio l'operato della magistratura - ha commentato l'avvocato Veneri - capace anche di censurare i contegni omissivi e distorti degli apparati burocratici dello Stato, quali l'Inps, invece preposti a tutela del lavoratore. È chiaro che questa sentenza crea un precedente e apre una strada: mai in Italia c'era stato un pronunciamento simile, adesso esiste una giurisprudenza». 

Ultimo aggiornamento: 16:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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